Questo drone autonomo consegna i vaccini anti covid paracadutandoli dal cielo
L'Italia sta avendo non pochi problemi nell'approvigionamento e nella distribuzione dei vaccini anti Covid-19, eppure nei Paesi in via di sviluppo la logistica dei vaccini è preda di ostacoli ancora maggiori. Per questo l'azienda statunitense Zipline ha iniziato a dare il suo contributo in Ghana, utilizzando una flotta di droni per distribuire le dosi a disposizione del Paese; l'iniziativa ha debuttato settimana scorsa e nei primi due giorni ha già portato alla consegna di 11.000 dosi del preparato AstraZeneca.
L'azienda ha già sul territorio 4 centri di distribuzione che operano come magazzino di stoccaggio e luogo per il decollo e la ricarica dei droni. I dispositivi non sono i comuni quadricotteri comunemente associati al concetto di drone negli ultimi anni, ma dispositivi ad ala fissa che volano autonomamente e possono coprire un'area di distribuzione di più di 22.000 chilomteri quadrati. Per questo motivo i gadget non possono atterrare nel luogo di consegna, e devono limitarsi a paracadutare le dosi di vaccino dall'alto: a riceverle saranno ospedali e cliniche temporanee allestite proprio per la distribuzione di vaccini alla popolazione residente nelle aree più remote del Paese.
Fortunatamente la scelta del vaccino è compatibile con il metodo di consegna: il preparato AstraZeneca si conserva a temperature di 2-8 gradi, compatibili con gli involucri a isolamento termico già adoperato dall'azienda per le sue consegne in ambito sanitario. Questo, unito a una velocità massima raggiungibile di 100 chilometri orari, fa sì che le consegne impieghino in media mezz'ora e non richiedano sistemi di refrigerazione attiva.
I vaccini consegnati finora al Ghana dall'iniziativa Covax dell'OMS sono circa 600.000, ma nel corso dei prossimi mesi ne arriveranno altri. Le consegne tramite drone non rappresenteranno il totale, ma Zipline stima che nel corso dei prossimi 12 mesi distribuirà da sola circa 2.5 milioni di dosi.
