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Questo pavimento genera elettricità quando ci cammini sopra: ecco come funziona

Un team di scienziati ha prodotto un nanogeneratore di legno che produce elettricità grazie al calpestio del pavimento legnoso. Ciò accade grazie al cosiddetto effetto “triboelettrico”, per cui un corpo si elettrizza grazie allo strofinio. Si tratta di un prototipo, ma forse, in futuro, sarà possibile averlo in casa.
A cura di Ivano Lettere
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La scienza non va solo a caccia di buchi neri. A volte rimane con i piedi ben piantati per terra, alla ricerca di soluzioni luminose per problemi apparentemente meno importanti. È il caso del nanogeneratore di legno che usa l'energia prodotta dal calpestio sul pavimento per generare elettricità. Frutto di un lavoro a cui hanno preso parte l'ETH di Zurigo, l'Università di Chongqing in Cina e la Northwestern University in Illinois, il nanogeneratore è costituito da due pezzi di legno con diversi rivestimenti, inseriti tra due strati di elettrodi. Non appena vengono calpestate, entrambe le superfici legnose vengono caricate elettricamente. Se questo accade è grazie ai contatti e alle separazioni periodiche, un fenomeno chiamato "effetto triboelettrico", per cui un corpo si elettrizza in seguito allo strofinio (un esempio è un palloncino che diventa elettricamente carico se strofinato sui capelli).

Spiegazione del funzionamento del nanogeneratore. Foto: MailOnline
Spiegazione del funzionamento del nanogeneratore. Foto: MailOnline

Quali sono i limiti del nanogeneratore?

Gli interessati devono purtroppo rinunciare all'idea di installare un nanogeneratore nelle loro case. È ancora un prototipo. Nulla esclude però che in futuro le persone possano accendere la luce del salone o della cucina semplicemente camminando. Ciò che rimane tuttora inevasa è la domanda circa i costi e i tempi attesa per ottenere una simile tecnologia.

A questi dubbi si aggiungono i problemi legati al materiale utilizzato. "Il legno è fondamentalmente triboneutrale", spiega l'autore principale dello studio Guido Panzarasa. In altri termini, precisa l'esperto dell'ETH di Zurigo, ciò "significa che il legno non ha alcuna reale tendenza ad acquisire o a perdere elettroni". Questo limita la capacità del materiale di generare elettricità, quindi la sfida è creare un particolare tipo di legno in grado di attrarre e perdere elettroni. Una sfida, sia chiaro, da cui dipendono le sorti dei nottambuli.

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