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Questo robot può fare una colonscopia da solo guidando una sonda magnetica

Una nuova tecnica promette di rendere le colonscopie meno fastidiose e più semplici da effettuare. La sonda all’interno del paziente è mossa con precisione dalla forza magnetica esercitata da un braccio robot posizionato all’esterno e guidato a sua volta da algoritmi di intelligenza artificiale.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La colonscopia è un esame fondamentale per la diagnosi e la prevenzione di numerose malattie, ma allo stesso tempo è una procedura complessa per chi la esegue e fastidiosa per chi la subisce. I ricercatori da tutto il mondo stanno lavorando a nuovi metodi per migliorare le tecniche odierne, e l'ultimo sistema in via di sperimentazione si sta rivelando particolarmente promettente: si tratta di una sonda magnetica che viene guidata all'interno dell'organismo utilizzando un braccio robotico che rimane all'esterno del paziente, ed è mosso non da un operatore in carne e ossa ma da algoritmi di intelligenza artificiale.

Nelle procedure odierne la sonda che serve per ispezionare il colon viene inserita e guidata all'interno dell'organismo da medici specializzati, utilizzando un cavo che serve sia a trasportare le informazioni intercettate dalla sonda, sia a spingere quest'ultima lungo il percorso. Utilizzare una sonda magnetica permette di muoversi all'interno del paziente in modo più delicato. La sonda viene infatti gentilmente trascinata dalla forza magnetica esercitata da un braccio robotico che si muove all'esterno, a poca distanza dall'addome; è il robot che — scorrendo, ruotando e modulando la forza di attrazione esercitata sulla sonda — muove la componente situata all'interno del paziente.

Questo tipo di approccio in realtà non è inedito e pone non poche difficoltà, principalmente perché risulta poco intuitivo per chi si trova a pilotare il braccio meccanico. È qui che entra in gioco lo studio pubblicato in questi giorni: i ricercatori hanno sviluppato algoritmi di intelligenza artificiale per addestrare il braccio robotico a muoversi da solo all'esterno dei pazienti e pilotare correttamente la sonda all'interno solamente sulla base delle informazioni ricevute da quest'ultima, come ad esempio le riprese video in tempo reale.

Il sistema si può paragonare a quello che sta iniziando a portare le prime auto a guida autonoma sulle strade, e permette ai medici di impostare il macchinario in due nuove modalità: nell'assistenza di primo livello si può chiedere al robot di portare la sonda in un punto preciso del colon; nella modalità totalmente automatizzata è il braccio che ne effettua una ricognizione completa. In entrambe le modalità il controllo diretto dell'operazione può essere ripreso in ogni momento dal medico responsabile, che in ogni caso rimane comunque a supervisionare la procedura. Secondo i risultati dei ricercatori però il nuovo approccio renderà le colonscopie più semplici e sicure anche per medici meno addestrati, con due vantaggi per i pazienti: meno fastidio in fase di intervento e soprattutto una maggiore disponibilità in fase di prenotazione.

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