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Randi Zuckerberg: “Odiavo essere l’unica donna in ufficio a Facebook”

Randi Zuckerberg, sorella del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, in una intervista alla CNN, all’interno del documentario “Facebook at 15: It’s Complicated”, ha confessato che odiava essere l’unica donna in ufficio quando lavorava nell’azienda del fratello.
A cura di Francesco Russo
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Randi Zuckerberg, sorella del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, in una intervista alla CNN, all'interno del documentario "Facebook at 15: It's Complicated", ha confessato che odiava essere l'unica donna in ufficio quando lavorava nell'azienda del fratello. Randi, sorella maggiore di Mark, ha iniziato da subito a lavorare in Facebook sin dagli esordi nel 2004, avviando quello che sarebbe poi diventato il servizio di live streaming. La sua permanenza nell'azienda del fratello è durata poi sette anni, fino al 2011, quando ha lasciato l'azienda perché odiava "essere l'unica donna nella stanza". Oggi Randi ha una sua società, la Zuckerberg Media, e durante l'intervista ha rivelato anche una curiosità. In pratica, prima di iniziare il percorso universitario il papà aveva offerto a lei e anche a suo fratello l'opportunità di sfruttare di un piccolo gruzzoletto da investire in qualche attività, come l'avio di un ristorante McDonald's. La sorella di Mark Zucerberg dice anche che a distanza di 15 anni la Silicon Valley resta ancora troppo sbilanciata verso gli uomini.

"Odiavo essere sempre l'unica donna in ufficio a Facebook". A dichiararlo è Randi Zuckerberg, la sorella maggiore di Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook che ha da poco compiuto 15 anni. E infatti, l'occasione del compleanno dell'azienda del fratello è stata quella per rilasciare un'intervista alla CNN che fa parte del documentario dell'emittente americana "Facebook at 15: It's Complicated".

Randi è rimasta in Facebook sette anni e si è decisa a lasciare l'azienda del fratello proprio perché mal sopportava di lavorare in un ufficio in cui era l'unica donna. "Ho sempre vissuto in modo problematico la disparità di genere nella Silicon Valley" – dichiara Randi alla CNN – "Ho amato molto il mio lavoro in Facebook. Tuttavia odiavo essere quasi sempre l'unica donna negli uffici in cui lavoravo. A un certo punto mi sono detta che non potevo più accettare questa situazione e ho sentito il bisogno di andare via dalla Silicon Valley per capire i motivi dell'esclusione delle donne dal mondo tech. Una delle cose che ho capito al tempo è che desideravo disperatamente vedere un mondo in cui c'era più rappresentanza delle donne".

Nonostante la sua grande stima per il fratello e per tutto quello che è riuscito a fare in questi anni, Randi non perde occasione di sottolineare il fatto che, in realtà, in questi 15 anni le cose nella Silicon Valley sono cambiate poco. "Non riesco proprio a capire come sia possibile che dopo 15 anni la situazione sia cambiata così poco". Randi si spinge anche a dare qualche consiglio alle donne, prendendo l'impegno di voler lavorare per aiutare le donne ad emergere. "Consiglio a tutte di presentarsi con un nome neutro tipo il mio. Non immaginate neppure quanti meeting ho avuto nei primi giorni in cui lavoravo a Facebook presentandomi come Randy. Tutti pensavano che stessero per incontrare un uomo".

Durante l'intervista Randi svela anche un particolare curioso. Il padre, prima che i figli intraprendessero la carriera universitaria, propose loro l'idea di investire un po' di soldi in qualche attività, anche in un ristorante McDonald's. I due fratelli non seguirono quel consiglio e poi Mark proprio all'università diede vita a Facebook.

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