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“Regalo prodotti in cambio di recensioni a 5 stelle”: così ti truffano su Amazon

L’amministratore di un canale Telegram ha raccontato a Fanpage.it l’attività di compravendita di recensioni che gestisce al suo interno. Nella chat scorre una lista di prodotti; gli utenti interessati li acquistano, lasciano una recensione positiva e ne forniscono la prova al gestore. Il venditore rimborsa poi l’acquisto su PayPal.
A cura di Redazione Tech
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Ai venditori di Amazon promette recensioni a 5 stelle e commenti positivi sotto a prodotti che probabilmente non valgono tanto entusiasmo. Ai suoi utenti promette gratis gli stessi prodotti che chiede loro di recensire per i suoi fornitori. L'intermediario svolge un'attività di vendita di recensioni su Telegram, all'interno di un canale grazie al quale ha affermato a Fanpage.it di riuscire a guadagnare "quasi l'equivalente di un intero stipendio ogni mese".

Sul canale in questione scorre una lista infinita di oggetti di piccolo o medio valore. Un bot pubblica a cadenza regolare gli annunci sugli oggetti che è necessario promuovere, e gli utenti interessati su un particolare prodotto ci cliccano, impegnandosi a comprarlo e a scrivere al riguardo una recensione lusinghiera. Una volta che il prodotto è stato acquistato e la recensione è stata scritta, l'utente ne carica una schermata sempre su Telegram: quando la verifica dell'avvenuta attività va a buon fine, il venditore del prodotto rimborsa l'importo dell'acquisto su un conto PayPal scelto dall'utente.

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Chi gestisce il canale (che non è l'unico nel suo genere) fa da intermediario per una attività parecchio ricercata da molti negozi che vendono su Amazon: la scrittura di recensioni positive. Per questo, mettere in contatto venditori e recensori frutta anche a lui: "Le commissioni che ti pagano i venditori vanno dai 2 ai 5 euro a prodotto in media, e dipende anche da che tipo di prodotto è. Per una cuffia bluetooth che è facilmente vendibile ti danno una commissione minore che per una crema per il viso". Automatizzare il processo sfruttando servizi specializzati e piattaforme di messaggistica rende possibile reclutare utenti — e dunque recensioni — in massa, con una conseguenza apparentemente controintuitiva: per i venditori, l'esborso economico dovuto al pagamento dell'intermediario e del valore dei beni rimborsati è perfettamente trascurabile.

Il vantaggio che deriva dal poter vantare recensioni ottime su Amazon in effetti è troppo ghiotto: la piattaforma privilegia i prodotti ben recensiti e gli stessi utenti possono utilizzare filtri che escludono dalle ricerche tutti quelli al di sotto di un determinato livello di recensioni; a questo si aggiunge che la concorrenza da affrontare in una vetrina globale arriva letteralmente da tutto il mondo, e che svettare in un panorama simile è complesso per usare un eufemismo.

Poco importa allora che Amazon metta in atto controlli rigorosi: "Le recensioni comprate vanno contro il regolamento di Amazon", che impiega algoritmi precisi capaci di capire quando un utente compie un'attività di recensione sospetta, arrivando a sospendere la sua capacità di lasciare ulteriori pareri sulla piattaforma. "Creare un nuovo account basta a risolvere il problema", e del resto con interi canali Telegram a disposizione e un pubblico potenziale di decine di migliaia di utenti solo in Italia, la riserva di nuovi recensori non si esaurirà pressoché mai.

A perderci è l'accuratezza del sistema: prodotti potenzialmente difettosi o poco validi vengono spinti sistematicamente come fenomenali, tanto che un campanello d'allarme in tal senso sta diventando proprio la presenza di un numero eccessivo di recensioni positive. Come ha affermato l'anonimo gestore del canale Telegram intervistato da Fanpage.it, "se cerchi un prodotto qualunque, basta che vedi la media delle recensioni: se l'85 percento sono a 5 stelle vuol dire che qualcosa non torna".

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