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ReplyASAP, l’app che obliga i figli a rispondere al telefono

Tuo figlio non risponde mai alle chiamate? Una soluzione potrebbe essere ReplyASAP, un’applicazione che ha come obiettivo quello di assicurare ai genitori di avere l’opportunità di parlare con i propri figli, senza possibilità che loro possano rifiutare o ignorare la chiamata.
A cura di Marco Paretti
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È di certo un problema per molti genitori: il telefono del figlio squilla, ma nessuno risponde. Soprattutto per i più apprensivi questo crea ansie che, anche se spesso immotivate, possono generare panico e rabbia. A proporre una possibile soluzione al problema ci ha pensato Nick Herbert, un papà inglese che nel corso degli ultimi mesi ha realizzato ReplyASAP ("rispondi al più presto") , un'applicazione che ha come obiettivo quello di assicurare ai genitori di avere l'opportunità di parlare con i propri figli, senza possibilità che loro possano rifiutare o ignorare la chiamata.

Il funzionamento è semplice: ReplyASAP costringe i ragazzi a rispondere alle chiamate bloccando il telefono fino a quando non viene inviata una risposta al genitore. Ogni messaggio o telefonata ricevuta dallo smartphone del figlio, quindi, blocca il dispositivo fino al momento in cui si risponde alla chiamata o si invia un messaggio di risposta al genitore. Altrimenti il telefono è inutilizzabile. Inoltre, l'app inizierà a riprodurre un fastidioso suono che proseguirà fino alla risposta da parte del figlio. Attualmente l'app è disponibile su Android – dove lo è dall'agosto del 2017 – mentre presto arriverà anche per dispositivi iOS.

Certo non tutti sono felici di questa trovata di Herbert, di certo non i figli. Attiva dal 2017, l'app non ha mancato di sollevare diverse polemiche anche e soprattutto per l'estremo controllo che fornirebbe ai genitori nei confronti dei propri figli. Un approccio per molti eccessivo e lesivo della libertà personale dei più giovani, che peraltro passa attraverso un'applicazione e non un percorso educativo che, invece, sarebbe più adatto alla crescita dei più giovani. Altri, invece, sembrano apprezzare: ad oggi l'app è stata scaricata più di 100.000 volte, un successo che probabilmente non farà che aumentare con l'uscita su iOS.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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