video suggerito
video suggerito

Ricariche Tim, Vodafone e Wind con 1 euro in meno: gli utenti hanno diritto a un rimborso?

La pratica delle ricariche da 5 e da 10 euro con un euro di traffico in meno è ormai giunta alla fine grazie all’Agcom, che l’ha definita “illecita”. Ma quali sono gli scenari che si apriranno a partire dal 2020? E, soprattutto, gli utenti Tim, Vodafone e Wind, potranno avere diritto ad un rimborso?
A cura di Dario Caliendo
1.196 CONDIVISIONI
Immagine

Lo scenario è sempre lo stesso. Da un lato ci sono i gestori telefonici che provano in tutti i modi ad introdurre metodi con i quali far aumentare i propri utili, dall'altro ci sono il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) e l'Autorità del garante delle comunicazioni che tentano di frenare queste pratiche "illecite". Al centro di questa infinita lotta tra il bene il male ci sono i consumatori che, come al solito, si vedono quasi "costretti" ad accettare le costanti rimodulazioni contrattuali dei gestori di rete fissa e mobile.

Lo stop ale ricariche farlocche da 1 euro in meno

E quanto accaduto in questi ultimi mesi è l'esempio più lampante della mente diabolica dei gestori telefonici che hanno escogitato e messo in atto l'ormai conosciutissima pratica delle ricariche da 5 o da 10 euro a favore di un traffico pari a 4 o 9 euro, con un euro perso nel processo giustificato con la "scusa" dell'attivazione di bonus offerti (ma, in realtà, pagati) ai consumatori come giga aggiuntivi o chiamate gratuite. Bonus che, chiaramente, non a tutti interessano ma che sono diventati praticamente obbligatori.

Un caso palese di pratica per aumentare i ricavi ai danni degli utenti, assimilabile alle bollette a 28 giorni che, tra l'altro, "va a colpire gli utenti più deboli, cioè quelli che preferiscono piccoli tagli di ricarica perché, ipoteticamente, potrebbero essere in difficoltà economiche o studenti".

Ma come in ogni storia che si rispetti, il villain viene sempre combattuto dal super eroe di turno. E in questo caso il bene ha sconfitto il male: l'Autorità garante delle comunicazioni ha definito "illecita" questo tipo di attività, diffidando i tre operatori dal continuare a proporre questa tipologia di ricarica e dandogli 30 giorni (a partire dal 20 dicembre 2019) per bloccare la pratica.

Cosa succede ora: possibili rimborsi in arrivo?

Partendo dal presupposto che ormai il fenomeno delle ricariche con 1 euro in meno è quasi alla fine e che Vodafone, ad esempio, ha già rassicurato che a partire da gennaio 2020 reintrodurrà i tagli di ricarica da 5 e da 10 euro, con solo traffico telefonico, presso i tabaccai, bar, edicole e ricevitorie, gli scenari che si potrebbero presentare per gli utenti dopo la delibera dell'Autorità sono molteplici e (probabilmente) potrebbero includere la possibilità di ricevere un rimborso, così come è accaduto lo scorso luglio 2019 con le bollette a 28 giorni dei gestori di telefonia fissa.

Certo, le. SIM ricaricabili sono ben diverse dai contratti telefonici di linea fissa, ma nulla vieterebbe all'Agcom far valere i diritti dei consumatori e garantirgli un rimborso per quell'euro pagato, obbligatoriamente e senza una reale necessità, in fase di ricarica. Ma se da un lato i gestori sono velocissimi a far pagare sempre più (e illecitamente) i propri utenti, dall'altro quando si tratta di rimborsi il percorso è sempre molto tortuoso. Basti pensare al caso dei rimborsi per le bollette a 28 giorni: dopo la sentenza dei giudici del Tar del Lazio, l'Agcom ha dovuto avviare un'ulteriore procedura sanzionarla nei confronti di tutti gli operatori che avrebbero dovuto riconoscere i rimborsi automaticamente a tutte le persone interessate. Cosa che non è mai successa.

Quindi, a questo punto la domanda è lecita: è possibile chiedere un rimborso per la ricarica da 5 e 10 euro con 1 euro in meno? La risposta, ad oggi, è no. E se potrebbe essere molto più verosimile uno scenario in cui i gestori reintrodurranno le ricariche tradizionali, dopo essersi intascati come se niente fosse, "illecitamente" e per diverso tempo l'euro maledetto con ogni ricarica di piccolo taglio, nulla renderebbe impossibile il vero trionfo della giustizia e dei diritti dei consumatori che, protetti dall'ottima Agcom, nei prossimi mesi potrebbero riuscire ad ottenere il (dovuto) rimborso per queste ricariche farlocche.

1.196 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views