In seguito ai forti disservizi che nella serata di ieri hanno colpito tutti i principali portali di Mark Zuckerberg, il Codacons ha chiesto all'azienda di Menlo Park di risarcire gli utenti a causa dell'impatto che un disservizio del genere (in pieno smart working, peraltro) può avere sui lavoratori italiani. I social network e in particolare i servizi di messaggistica di Zuckerberg sono rimasti offline per circa un'ora, impedendo a tutti gli utenti globali di accedere alle funzionalità di WhatsApp, Instagram e Facebook Messenger.
"In un momento in cui milioni di italiani sono costretti a lavorare in smartworking, disservizi come quello odierno causano pesanti disagi e rallentano l’attività dei cittadini, impendendo di inviare messaggi anche importanti" ha spiegato il Codacons. "Anche Instagram risulterebbe coinvolto nei disagi, ma è soprattutto il down di Whatsapp a scatenare le ire degli utenti e a creare i maggiori problemi". A causa del blocco, infatti, diversi utenti si sono ritrovati senza la possibilità di utilizzare strumenti che fanno ormai parte del processo lavorativo di molti. Da qui la richiesta di risarcimento del Codacons.
"Non è la prima volta che in Italia si registrano simili black out, che in questo periodo di emergenza sanitaria e di smartworking forzato appaiono ancora più gravi" continua la nota dell’associazione. "Per questo chiediamo a Facebook, proprietaria di WhatsApp e Instagram, di risarcire in modo automatico tutti gli utenti italiani coinvolti nel disservizio odierno, studiando assieme al Codacons le forme di indennizzo più adeguate". Da parte del social network non è ancora giunta una risposta, ma i problemi tecnici si sono risolti nel giro di circa un'ora e in serata i servizi sono tornati a funzionare regolarmente senza ulteriori intoppi tecnici.