
Lui ruba il cellulare all'anziana, ma l'applicazione antifurto gli scatta un selfie e lo manda alla proprietaria, facendolo arrestare. È successo a Roma, dove un'applicazione ha consentito ai Carabinieri della stazione Centocelle di identificare e arrestare il responsabile di un furto avvenuto su un autobus della capitale ai danni di un'anziana signora. Probabilmente, a due mesi di distanza dal furto, il responsabile pensava di averla fatta franca, invece è stato incastrato proprio da un'applicazione che ha inviato la foto del suo volto alla proprietaria del telefono.
Il furto è avvenuto lo scorso 12 settembre su un autobus di Roma, subito denunciato dalla vittima 75enne ai Carabinieri. Pochi giorni dopo la proprietaria è tornata in caserma con una prova fotografica: un selfie inviato alla sua casella email dallo smartphone e, in particolare, da un'applicazione antifurto che scatta una foto a chiunque tenti di sbloccare il telefono. Una procedura semplice ma geniale, perché consente di individuare senza troppi problemi il volto della persona che si è appropriata del cellulare e che sta cercando di sbloccarlo.
Una volta nelle mani dei Carabinieri, il "selfie" è stato utilizzato nei rilievi del Nucleo investigativo e dai riscontri sulla foto di quelli del Ris di Roma, indagini che alla fine hanno restituito un nome associato a quel volto: quello di un 30enne romeno già schedato. Da qui all'arresto il passo è stato breve: sabato scorso è stato riconosciuto per strada e bloccato dalle forze dell'ordine, che lo hanno messo agli arresti domiciliari.
