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Samsung, il pallone che scattava selfie dallo spazio è precipitato negli USA

Lanciato nella stratosfera pochi giorni fa, il dispositivo doveva scattare scenografici autoscatti con lo sfondo del pianeta Terra, ma ha subito un atterraggio di emergenza in anticipo sulla tabella di marcia. A documentarlo una cittadina statunitense che si è imbattuta nel relitto in una zona rurale.
A cura di Lorenzo Longhitano
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(Foto: Nancy Mumby-Welke)
(Foto: Nancy Mumby-Welke)

Era stato pensato per scattare scenografici selfie nello spazio, ma il suo rientro sulla terra è stato più rovinoso del previsto. È il pallone aerostatico che il produttore coreano Samsung ha lanciato nella stratosfera con a bordo uno dei suoi ultimi smartphone e una fotocamera con il compito di riprenderne lo schermo, per catturare spettacolari autoscatti con il volto degli utenti e lo sfondo della Terra. L'iniziativa era stata battezzata Space Selfie, ha preso il via pochi giorni fa e prevedeva che gli utenti potessero caricare online la propria foto per vedersela proiettata sullo smartphone inviato nello spazio. Poche ore fa però la missione sembra essere terminata in modo imprevisto: secondo quanto riportato dall'utente Facebook Nancy Mumby-Welke, il dispositivo sembra infatti precipitato nei pressi di un terreno agricolo negli Stati Uniti.

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L'autrice della scoperta e dello scatto (che nel frattempo è stato rimosso dal social) è stata intervistata dalla NBC, alla quale ha descritto che il dispositivo sembrava effettivamente un satellite – probabilmente per via dei pannelli solari pensati per dare energia ai dispositivi lanciati nella stratosfera. Dal canto suo Samsung ha assicurato che l'incidente non ha provocato feriti e si è scusata per eventuali disagi provocati dall'operazione, ma ha anche aggiunto che l'atterraggio del pallone era stato pianificato ed è avvenuto in un'area disabitata scelta appositamente per il rientro. Che le cose non siano andate esattamente come pianificato però lo si può evincere da un altro dettaglio: dal momento che la partecipazione al programma era limitata (lo smartphone adoperato era pur sempre uno solo) il gruppo aveva inizialmente incoraggiato gli utenti interessati al selfie spaziale ad affrettarsi nel richiederlo; la data inizialmente prevista come termine ultimo per l'invio delle foto era però il 31 di ottobre, tre giorni dopo l'atterraggio di fortuna del dispositivo.

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