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San Bernardino, il metodo adottato dall’FBI non funzionerebbe per sbloccare gli iPhone 5S

Il caso che ha riguardato il lungo braccio di ferro tra FBI e Apple tiene ancora banco. Il direttore dell’FBI, James Comey, ha dichiarato che l’FBI ha acquistato da una tera parte un metodo che funzionerebbe solo su iPhone 5C e non su iPhone 5S. Anche se su questo non vi è certezza assoluta.
A cura di Francesco Russo
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Il caso che ha riguardato il lungo braccio di ferro tra FBI e Apple tiene ancora banco, soprattutto dopto le ultime dichiarazioni fatte dallo stesso direttore dell'FBI, James Comey, durante un discorso alla Kenyon University, in Ohio. Dichiarazioni importanti che fanno un po' più di luce circa il metodo che l'ente governativo ha usato per sbloccare l'iPhone appartenuto a uno dei due killer della strage di San Bernardino dello scorso 2 dicembre. James Comey ha dichiarato che l'FBI ha acquistato da una terza parte, ancora non specificata, un metodo per sbloccare l'iPhone 5C appartenuto a Sayed Farook e che questo metodo non funzionerebbe su dispositivi più recenti come iPhone 5S e iPhone 6.

La vicenda che ha visto contrapposti l'FBI, intenta a sbloccare l'iPhone del killer della strage di San Bernardino per scoprire eventuali indizi utili alle indagini in corso, e Apple, contraria a questa operazione che metterebbe a rischio la sicurezza e la privacy dei cittadini, si è conclusa a fine marzo, quando l'FBI ha annunciato di aver trovato il modo per sbloccare il dispositivo. Un annuncio a sorpresa, soprattutto se visto in relazione alle tante notizie che sono circolate in quelle settimane, inclusa quella che dava come bloccato per sempre il dispositivo, per la stessa ammissione dell'FBI. Notizie evidentemente circolate quando il governo americano, ossia il Dipartimento di Giustizia Usa, a cui fa capo l'FBI, lavorava alla ricerca di una soluzione. Con l'annuncio dello sblocco da parte dell'FBI, con un'operazione accordata dal giudice e che doveva completarsi nel giro di pochi giorni, non venivano forniti altri dettagli nè sul metodo nè su chi avrebbe aiutato l'ente governativo.

A fare luce arriva proprio il direttore dell'FBI, James Comey. Di fronte ad un'affollata platea della Kenion University, Ohio, Comey fornisce qualche dettaglio in più. "Il contenzioso che vedeva di fronte FBI e Apple è finito perchè l'FBI ha acquistato da una terza parte il metodo per sbloccare l'iPhone 5C con iOS 9". Comey ha poi fatto una precisazione importante dicendo che "questo metodo non funzionerebbe su dispositivi più recenti come iPhone 5S. Abbiamo quindi uno strumento che lavora su una ristretta fetta di dispositivi". E su questo ha detto che non sono proprio sicuri, ma sono fiduciosi.

Il direttore dell'FBI ha poi dichiarato, riguardo l'entità di questa famosa terza parte che ha fornito a pagamento il metodo, che sono delle persone brave a proteggere questo segreto, anche perchè, ha proseguito Comey, la stessa "FBI è brava a mantenere i segreti".

Resta però da capire se davvero l'FBI è disponibile a illustrare il metodo utilizzato alla Apple, una operazione che molti attendono. Di certo la vicenda non si conclude qui.

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