Se lasci il router esposto al sole, il tuo WiFi potrebbe rallentare

In queste settimane di caldo atroce – amplificati da una situazione climatica in costante peggioramento – potrebbero soffrire anche i router utilizzati per portare la connessione a Internet in casa e in ufficio. È l'allarme lanciato da un gestore telefonico nel Regno Unito, che ha rivolto ai suoi clienti un consiglio che però in realtà può rivelarsi utile a chiunque abbia uno di questi dispositivi in casa: evitare di esporlo alla luce diretta del sole per evitare che le velocità di collegamento alla rete via WiFi ne risentano.
Il motivo è semplice: i router, come molti altri prodotti tecnologici, per funzionare al meglio hanno bisogno di dissipare il calore che producono naturalmente con l'utilizzo. Per gestire l'enorme flusso di informazioni che ricevono dalla Rete e spediscono dai dispositivi degli utenti, i router puntano sul lavoro di processori simili a quelli che trovano spazio all'interno di televisori, computer e smartphone; questi chip assorbono quantitativi di energia elettrica limitati ma sufficienti a surriscaldarli, e vengono dunque corredati di sistemi di dissipazione passiva, che assorbono il calore generato per diffonderlo uniformemente nell'atmosfera.
Il meccanismo è sufficiente a permettere a questi dispositivi di lavorare tranquillamente senza bisogno di ventole, ma si inceppa quando il calore circostante è eccessivo o quando al normale riscaldamento dei chip contribuiscono agenti esterni come ad esempio i raggi del sole. In questi casi – più frequenti nei mesi estivi – i processori non corrono comunque pericolo, poiché dispongono di sistemi di sicurezza che ne evitano il surriscaldamento riducendone la velocità di funzionamento; l'effetto collaterale è però che i router non riescono a gestire il flusso di informazioni che sono progettati per indirizzare in condizioni normali – causando rallentamenti nella velocità di connessione online.
Per evitare il problema dovrebbe essere sufficiente evitare di lasciare il router esposto ai raggi solari – che siano diretti o filtrati dalle finestre di casa: meglio posizionare dunque il dispositivo in una zona di ombra costante, e contemporaneamente in un punto con un buon ricircolo d'aria.