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Se ricevi questo SMS, non è Poste Italiane: è una truffa online che ti svuota il conto

L’ultimo inganno in circolazione via SMS in queste settimane ha per protagonista involontario il gruppo Poste Italiane: i truffatori ne stanno sfruttando il nome per far credere ai destinatari dei loro messaggi che il loro conto stia per essere bloccato. Il messaggio porta a un sito che ricrea l’aspetto dell’originale ma è gestito da ignoti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il tema delle truffe online veicolate attraverso le piattaforme di messaggistica purtroppo è sempre di attualità: gli strumenti tecnoloigici hanno reso la loro diffusione di massa estremamente economica, dando vita a ondate di messaggi SMS o campagne di spam su WhatsApp che tentano di catturare l'attenzione delle potenziali vittime. L'ultimo inganno in circolazione via SMS in queste settimane ha per protagonista involontario il gruppo Poste Italiane: i truffatori ne stanno sfruttando il nome per far credere ai destinatari dei loro messaggi che il loro conto stia per essere bloccato.

Il messaggio delle finte Poste Italiane

Il messaggio recita: "INFOPOSTE ATTENZIONE! Il suo conto verrà sospeso. Per evitare le sospensione clicca su (segue un link) Cordiali saluti, Poste italiane". Maiuscole distribuite ovunque, mancanza di punteggiatura e lettere accentate male sono iniziali indizi del fatto che il messaggio non sia autentico, ma per il resto l'SMS può legittimamente spaventare il proprietario di un conto riconducibile all'azienda e cliccare sul link proposto. Toccando il collegamento, lo smartphone porta a una pagina web ben fatta, con i colori e il tema grafico del sito originale di Poste Italiane. La pagina è però una replica gestita dai truffatori che mira a sottrarre le credenziali di accesso al proprio che la vittima ha attivo sul sito legittimo.

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Le istruzioni dei truffatori

Il primo pessaggio che appare è infatti una finestra di dialogo che approfondisce quanto già anticipato via SMS: il "cliente" viene avvisato del fatto che si sono presentate anomalie sul suo conto personale, e invitato a compilare un modulo pena il blocco della sua "carta postale". Gli elementi che non tornano in questa seconda comunicazione sono numerosi, a cominciare dalla grammatica che inizia a farsi traballante; anche in questo caso però, il timore ingiustificato di non avere più denaro a disposizione può spingere a ignorare i campanelli d'allarme e seguire le istruzioni. Per chi cade nel tranello, la pagina mostra in bella vista due caselle per l'inserimento del nome utente e della password di accesso al sito di Poste Italiane. I dati non vengono però inviati al vero sito delle Poste – che con questa operazione non ha nulla a che fare – ma ai truffatori che possono utilizzarli per i loro scopi personali.

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