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Opinioni

Secondo Jeff Bezos non ci sono abbastanza umani per tutti i lavori possibili

Non ci sono abbastanza umani per compiere tutti i lavori possibili. Ad affermarlo è stato il CEO di Amazon Jeff Bezos durante una conversazione con il presidente di Y Combinator, Sam Altman.
A cura di Marco Paretti
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Di robot e lavoro si parla ormai da diversi anni, spesso parlando dello scenario nel quale una sempre crescente automatizzazione di vari ambiti lavorativi potrebbe portare ad una diminuzione della forza lavoro umana, facendo perdere posti a causa dell'intelligenza artificiale. In questo contesto, però, non tutti sono d'accordo con questa visione, che nasconde l'altra faccia della medaglia, cioè quella secondo la quale nasceranno nuovi ambiti specializzati proprio nella realizzazione e nel perfezionamento di robot e AI. Di questa idea è anche Jeff Bezos, CEO di Amazon, che però rincara la dose affermando che non ci sono abbastanza umani per compiere tutti i lavori possibili.

Lo ha svelato il presidente di Y Combinator, Sam Altman, al quale Bezos avrebbe rivelato il suo pensiero. Durante un'intervista rilasciata a Kara Swisher in occasione del New York Summit del New York Times, Altman è intervenuto per parlare dell'intelligenza artificiale e di come l'innovazione modificherà anche profondamente il mondo del lavoro. Il fulcro del discorso è proprio quello secondo il quale l'intelligenza artificiale e i robot sono già più abili degli umani in molti lavori e li sostituiranno (se non lo hanno già fatto) nel corso dei prossimi anni. "I radiologi robot, per esempio, sono molto più performanti di quelli umani" ha spiegato Altman.

A supporto di questa tesi l'imprenditore ha citato proprio una discussione avuta con Jeff Bezos qualche tempo prima. "Una volta Jeff Bezos mi ha detto una cosa che mi ha colpito" ha continuato Altman. "Secondo lui non ci sono abbastanza persone per tutti i lavori attualmente potenzialmente disponibili. Un maestro per ogni studente, per esempio, o abbastanza medici per non far attendere mesi le persone". Questi vuoti, oggi impossibili da riempire per mancanza di forza lavoro, potrebbero essere colmati dall'intelligenza artificiale e dai robot.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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