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Sempre più donne sono connesse a Internet, ma il gender gap aumenta

I dati arrivano dal rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per le tecnologie della comunicazione. La percentuale delle donne online rispetto al totale è in aumento, ma quella riferita agli uomini sta crescendo a ritmi più sostenuti. Solo in Europa e in pochi altri Paesi le differenze stanno appianandosi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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L'accesso a Internet è diventato uno degli strumenti più potenti di emancipazione di un individuo, ma nella maggior parte del mondo è un privilegio che rischia di diventare sempre più appannaggio dei soli uomini. Lo ha confermato l'ultimo rapporto dell'Agenzia delle Nazioni Unite per le tecnologie della comunicazione pubblicato in queste ore, nel quale si evince che il numero di donne connesse a Internet in tutto il mondo è chiaramente aumentato, ma che allo stesso tempo il divario con gli uomini sta aumentando anziché diminuire.

Da una parte — riportano le Nazioni Unite — sta crescendo stabilmente la percentuale di donne che ha un accesso a Internet: si parla del 48 percento sul totale della popolazione femminile globale, contro il 44,9 percento di due anni fa. D'altro canto però la percentuale degli uomini con lo stesso privilegio sta aumentando a ritmo maggiore: dal 50,9 perecento del 2017 si è passati al 58 percento di oggi, andando di fatto ad acuire la disparità tra generi in un ambito fondamentale per lo sviluppo della conoscenza di un individuo.

In realtà in alcune aree del pianeta la situazione sta migliorando: in Europa la disparità di genere nell'accesso alle risorse online è diminuita sensibilmente rispetto a pochi anni fa: nel 2013 il valore era al 9,4 percento mentre nel 2019 è sceso al 5,3. Nell'area delle ex repubbliche sovietiche e nei Paesi sviluppati è successo qualcosa di simile, ma è in tutto il resto del mondo che la tendenza è opposta. Di fatto si può parlare di evoluzione in positivo solamente nel mondo postindustriale, mentre nei Paesi in via di sviluppo il gap è aumentato a doppia cifra.

Da una parte è possibile che in questi Paesi le differenze di genere siano più marcate rispetto a quelle che pure gravano ancora anche nei Paesi sviluppati, e che questo abbia un'influenza sulla possibilità di procurarsi un accesso online; d'altro canto è proprio in queste zone che centinaia di milioni di persone stanno avendo accesso a Internet per la prima volta — e a differenza di Europa e Stati Uniti sono le vere protagoniste dei tassi di crescita registrati dalle Nazioni Unite.

Il dato globale ne esce influenzato, tanto che ad oggi la differenza tra il tasso di uomini e di donne connessi a Internet è del 17 percento, mentre sei anni fa era dell'11%. Si tratta dunque di un dato sul quale riflettere in tutto il mondo: se da una parte è un bene che siano aumentate le percentuali riferite sia alle donne che agli uomini, il fatto che queste crescano a ritmi differenti resta un campanello d'allarme. Finché esisterà una differenza tra le due quote rimarrà sempre spazio per prevaricazioni di genere di ogni tipo.

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