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Si infila un cavo USB nell’uretra per misurarsi il pene: quindicenne finisce in ospedale

Presentatosi in ospedale con la madre il ragazzo ha chiesto poi di essere esaminato senza la donna presente, e a quel punto ha raccontato la situzione e le motivazioni del gesto. Dopo una radiografia pelvica che ha aiutato i medici a comprendere forma e posizione del corpo estraneo, il cavo è stato rimosso con una incisione.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Ci sono esperimenti in ambito sessuale che è decisamente meglio non tentare. Lo ha imparato a sue spese un ragazzo di 15 anni, che è stato ricoverato in ospedale dopo essersi inserito un cavo USB nel pene facendolo passare attraverso l'uretra; per rimuovere il corpo estraneo i medici hanno dovuto effettuare un'operazione chirurgica d'urgenza; il cavo è stato così estratto e il ragazzo ora sta bene.

Il caso clinico

Il caso si è verificato nel Regno Unito, presso l'University College Hospital di Londra che ne ha redatto un resoconto completo pubblicato poi sulla rivista medica Urology Case Reports e ripreso da Science Direct. Il giovane si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale più vicino alla sua abitazione dopo aver tentato il pericoloso esperimento: il cavo fatto passare per l'uretra era parzialmente annodato e ha complicato la situazione del ragazzo, che è stato immediatamente trasferito presso il reparto di urologia dell'University College Hospital londinsese.

Le motivazioni del gesto

Presentatosi in ospedale con la madre, il ragazzo ha chiesto di essere esaminato senza la donna presente, e a quel punto ha raccontato la situzione e le motivazioni del gesto: il giovane si era inserito il cavo progressivamente nell'uretra per curiuosità e per misurare la lunghezza del proprio organo genitale, ma al termine dell'esperimento ha scoperto di non riuscire più a estrarlo. I ripetuti tentativi l'hanno portato a urinare sangue convincendolo a recarsi al pronto soccorso. Nel reparto specialistico gli urologi dell'istituto hanno inizialmente tentato un'operazione di uretrotomia che però non è andata a buon fine. Dopo una radiografia pelvica che li ha aiutati a comprendere la forma e la posizione del nodo che ha incastrato il cavo nell'uretra, sono riusciti con una seconda incisione a liberare il ragazzo dal corpo estraneo.

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