Siri, l'assistente virtuale dei dispositivi della mela, è sempre più spesso al centro di scherzi e prese in giro. Di certo chi non si farà più beffa della voce virtuale di Apple è un gruppo di pescatori che proprio grazie alle funzioni dell'assistente sono riusciti a salvarsi mentre la loro barca stava affondando al largo delle coste di Key Biscayne, in Florida. Lo riporta l'emittente Fox 4, spiegando che gli uomini, colti di sorpresa dalla pioggia e dalle acque ingrossate, non sono riusciti a chiamare il 911 perché le dita bagnate non funzionavano sugli schermi touchscreen dei loro smartphone. Poi, però, ad uno dei pescatori è venuta un'idea: usare Siri.
"Avevano un iPhone 7, che ho scoperto essere resistente all'acqua" ha spiegato uno dei poliziotti accorsi in aiuto dei pescatori. "Non potevano però usare gli schermi perché le loro dita erano fredde e bagnate, così hanno usato Siri per chiamare il 911". Per farlo basta premere a lungo sul tasto Home oppure pronunciare "Hey Siri" per richiamare l'attenzione dell'assistente. Dopo aver contattato le autorità, la guardia costiera ha individuato l'imbarcazione che stava velocemente imbarcando acqua e ha aiutato gli uomini fino all'arrivo della polizia di Miami-Dade.
Non è la prima volta che Siri viene utilizzata per salvare una vita. Lo scorso giugno una madre australiana, dopo aver scoperto che la figlia di un anno aveva smesso di respirare, si è rivolta a Siri per chiedere aiuto. Correndo verso la stanza dove si trovava la bambina, Stacey ha perso il suo iPhone prima di prendere in braccio la figlia per soccorrerla. È a questo punto che la donna si è accorta di non aver più il cellulare a portata di mano per chiamare aiuto, così ha pensato di utilizzare proprio l'assistente personale della mela per chiamare un'ambulanza. "Hey Siri, chiama un'ambulanza" ha gridato, attivando il comando vocale che consente di far partire una chiamata d'emergenza. Così la donna è riuscita a contattare i soccorsi senza dover abbandonare la figlia, mentre sul pavimento della stanza controllava che le vie respiratorie fossero libere da eventuali ostruzioni riuscendo a far riprendere la respirazione alla bambina.