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Smartphone alla guida, arriva la videocamera che incastra i trasgressori dall’alto

Il sistema finora inedito scopre i trasgressori riprendendoli dall’alto attraverso il parabrezza. Le immagini vengono analizzate da un sistema di intelligenza artificiale che sottopone le segnalazioni a un revisore in carne e ossa. In caso di conferma la multa viene recapitata al proprietario dell’auto.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Utilizzare il cellulare o lo smartphone alla guida di un veicolo è uno dei comportamenti più pericolosi sanzionati dal codice della strada. Cogliere in flagrante i trasgressori in realtà non è facile per le forze dell'ordine in tutto il mondo, ma un sistema inaugurato in questi giorni in Australia promette di cambiare per sempre la lotta a questo tipo di infrazione: nello stato del nuovo Galles del Sud è stato attivato infatti un sistema di telecamere posizionate per effettuare riprese dall'alto ed identificare eventuali conducenti al telefono guardando attraverso il parabrezza delle auto.

I dispositivi sono composti da due diverse unità fotosensibili: la prima è una normale fotocamera che inquadra le targhe delle auto ed è collegata a un sistema di riconoscimento testuale che le legge e le registra in una banca dati. La videocamera puntata sui conducenti invia invece le proprie immagini a un sistema di riconoscimento delle immagini basato su intelligenza artificiale, che riesce a capire se chi guida il veicolo ha le mani sul volante o sta invece utilizzando un dispositivo alla guida. I casi segnalati dal sistema vengono sottoposti a un revisore in carne e ossa che osserva il materiale registrato per escludere eventuali falsi positivi; nei casi di effettiva infrazione, viene reperito il numero di targa catturato dalla fotocamera ausiliaria e utilizzato per risalire al proprietario del veicolo, che si vede recapitata a casa una multa da circa 210 euro.

Il sistema è appena uscito da una fase di test preliminare durata sei mesi, durante la quale sono stati impiegati appena due dispositivi, che da soli sono riusciti a sottoporre alla loro analisi ben 8,5 milioni di veicoli cogliendo sul fatto più di 100.000 conducenti. Entro dicembre il numero di videocamere salirà a 45 – diviso tra unità fisse e mobili – mentre entro il 2023 le autorità prevedono di avere attivato una rete capace di effettuare 135 milioni di controlli all'anno.

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