Snap, l'azienda che fa capo alla popolare applicazione Snapchat, ha rivelato i primi risultati finanziari registrati in seguito al suo ingresso in borsa avvenuto lo scorso marzo. Risultati importanti, quindi, che però denotano ancora gravi problematiche di crescita e, soprattuto, enormi perdite di denaro, praticamente raddoppiate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ad oggi il problema di Snapchat sembra essere però l'utenza: attualmente ha 166 milioni di utenti attivi, con un incremento del 5 percento ripeto allo scorso trimestre e del 36 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sono molti, ma non abbastanza per contrastare la concorrenza: le Storie di Instagram, di fatto copiate proprio da Snapchat, hanno ormai raggiunto i 200 milioni di utenti, superando il competitor a poco tempo dal lancio. Dal punto di vista finanziario l'azienda sta aumentando i ricavi, che nel primo trimestre dell'anno hanno raggiunto i 150 milioni di dollari registrando una crescita del 300 percento, ma allo stesso modo le perdite sono alle stelle: 2,2 miliardi di dollari fagocitati anche dai bonus pagati in seguito all'IPO di successo. Solo il fondatore Evan Spiegel ha ottenuto 750 milioni di dollari in bonus.
In breve, anche senza considerare i bonus le perdite dell'azienda si sono raddoppiate nel corso di un solo anno: nel primo trimestre del 2016 Snap aveva perso 104 milioni di dollari, mentre nel primi tre mesi del 2017 le perdite ammontano a 208 milioni di dollari. Una situazione che gli investitori ormai dovevano aspettarsi: durante l'annuncio dei risultati finanziari precedenti all'IPO la stessa azienda aveva annunciato grandi perdite sottolineando che forse non sarebbe mai andata in attivo. Alla luce degli ultimi risultati la situazione sembra essere sempre più difficile e Snap dovrà trovare un modo per tornare a crescere in termini di utenza o assicurarsi la fiducia degli investitori per non rischiare di tirare troppo la corda. Ma con i molti segnali di pericolo e una concorrenza spietata da parte di Facebook questo potrebbe rivelarsi un compito estremamente difficile.