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Spotify si allea con Starbucks: in arrivo playlist personalizzate e caffè gratis

La musica di Starbucks? Sarà targata Spotify. Le due aziende hanno appena siglato un accordo che prevede la riproduzione di brani del servizio di streaming musicale all’interno delle caffetterie della nota catena americana.
A cura di Marco Paretti
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Spotify Starbucks

La musica di Starbucks? Sarà targata Spotify. Le due aziende hanno appena siglato un accordo che prevede la riproduzione di brani del servizio di streaming musicale all'interno delle caffetterie della nota catena americana. L'accordo riguarderà inizialmente 7.000 negozi sparsi per gli Stati Uniti, all'interno dei quali l'esperienza musicale sarà gestita attraverso Spotify e speciali strumenti che l'azienda metterà a disposizione dei dipendenti di Starbucks. Non è stato ancora chiarito cosa effettivamente fornirà Spotify, ma secondo le prime notizie i dipendenti avranno la possibilità di "influenzare" le playlist dei negozi, il tutto attraverso account Premium che gli saranno forniti.

Le playlist create dai dipendenti di Starbucks saranno poi rese disponibili a tutti gli utenti del servizio sotto forma di playlist brandizzate all'interno dell'applicazione. Un notevole scambio di visibilità per entrambe le aziende, quindi, che in questo modo possono raggiungere un bacino d'utenza estremamente ampio attraverso un'operazione, almeno nel caso di Starbucks, che non rappresenta altro che un'evoluzione delle pratiche applicate da anni. Nelle caffetterie, infatti, l'esperienza musicale è sempre stata presente sotto forma di CD in vendita. Elemento eliminato dagli store qualche me se fa, quando l'azienda annunciò di voler puntare su soluzioni più innovative. E così ecco arrivare Spotify.

La collaborazione prevede inoltre dei vantaggi per gli utenti Premium di Spotify; questi ultimi avranno accesso al programma fedeltà di Starbuck e, di conseguenza, potranno usufruire di bevande gratuite. Anche qui, però, il comunicato d'annuncio fa poca chiarezza: non si capisce cosa verrà offerto e ogni quanti rinnovi. In ogni caso la mossa risulta essere piuttosto interessante, soprattutto dal punto di vista di Spotify: con l'intensificarsi della presenza dei competitor, i servizi di streaming devono cercare di differenziarsi il più possibile attraverso (anche) accordi di questo tipo. L'iniziativa avrà inizio a partire da questo autunno negli Stati Uniti, mentre successivamente raggiungerà anche il Canada e il Regno Unito.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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