L'arrivo di Apple Music? Non spaventa Spotify. Dopo la reazione minimale del CEO del servizio di streaming musicale – letteralmente: "Oh, ok" – l'azienda ha svelato che ad oggi possiede 20 milioni di utenti abbonati al servizio premium e un totale di 75 milioni di utenti attivi, che quindi si dividono tra chi paga l'abbonamento e chi ascolta musica in forma gratuita intervallata dalle pubblicità. Si tratta di numeri impressionanti, così come lo è l'enorme balzo in avanti compiuto rispetto allo scorso anno: nel 2014 gli utenti abbonati erano 10 milioni, mentre gli ascoltatori totali 40 milioni. Rispettivamente il servizio ha quindi beneficiato di un incremento del 100% e dell'87%.
Un ottimo punto di partenza per quella che sarà la sfida dell'anno: Spotify contro Apple Music, il servizio "gemello" che sbarcherà su tutti gli iPhone e iPad degli utenti della mela a partire dal prossimo 30 giugno. Una concorrenza che Spotify deve tenere sotto stretto controllo; è vero che attualmente il tasso di crescita è di un utente ogni tre secondi, ma è altrettanto vero che tra due settimane Apple raggiungerà centinaia di milioni di (potenziali) utenti in un solo momento, 800 milioni dei quali con le credenziali della carta di credito già associate al proprio account iTunes.
Il problema, semmai, sono le perdite. Se i ricavi aumentano, infatti, lo stesso si può dire delle perdite: 197 milioni di dollari, il triplo rispetto all'anno precedente. L'azienda resta comunque fiduciosa: il 91% dei ricavi deriva dalle vendite degli abbonamenti, quindi una crescita del 100% di anno in anno gioverà sicuramente alle casse del servizio. Apple, dalla sua, ha però delle casse ancora più ricche: circa 180 miliardi di dollari, potrebbe acquisire Spotify 10 volte e avere ancora fondi pari a 100 miliardi di dollari. In questo settore, si sa, i soldi non decretano necessariamente il successo, quindi l'esito della sfida ancora tutto da decidere.
