Storify apre al pubblico: ecco come trasformare le news in storie
Diverso tempo fa vi abbiamo parlato per la prima volta di Storify, un servizio creato da Burt Herman che consente di mettere assieme articoli – o storie, a seconda di come preferite chiamarle – prelevando i contenuti dai vari social network come Facebook e Twitter, ma anche video da Youtube o contenuti fotografici da Flickr.
Questa startup, da oggi, è disponibile anche al pubblico, offrendo un valido strumento per il cosiddetto citizen journalism. Il servizio era stato lanciato lo scorso settembre e si è dimostrato sin dai primi momenti un autentico successo. I contenuti messi insieme da Storify sono stati letti più di 13 milioni di volte e le visite, solo per quel che riguarda il mese di marzo 2011, hanno toccato quota 4,2 milioni. Le storie più lette e condivise, com'è facile immaginare, sono quelle che hanno parlato del disastroso terremoto che ha colpito il Giappone: più di 5000 siti differenti hanno fatto uso della tecnologia di Storify, pubblicando gli articoli creati dagli utenti.
Il concetto alla base di Storify è estremamente semplice e, al tempo stesso, efficace: il sito si pone come obiettivo quello di fornire agli utenti uno strumento per filtrare le migliaia di contenuti della rete su un dato argomento, componendo una sorta di puzzle di notizie, un vero e proprio reportage che unisce l'elemento umano a quello informatico e automatizzato.
Con l'arrivo della versione beta, finalmente Storify potrà essere utilizzato da un vasto bacino d'utenza anche se noi ne siamo sicuri: di conferme ce ne sono state già abbastanza. E se non l'avete ancora fatto, dategli subito un'occhiata!