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Su Instagram potrai bloccare i bulli (ma loro non lo sapranno)

Il social network ormai da tempo è impegnato nella lotta contro i fenomeni di bullismo che avvengono al suo interno. Gli ultimi due strumenti lanciati in questi giorni adotteranno un approccio preventivo, tentando di far ritirare o dando la possibilità di nascondere i commenti negativi prima ancora che qualcuno possa leggerli.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Facebook non è l'unico social network a rischio bullismo tra quelli che fanno capo al gruppo di Mark Zuckerberg. Instagram è generalmente considerato una piattaforma sulla quale questi fenomeni si verificano con meno frequenza, ma comunque non ne è esente, e per questo ha annunciato in questi giorni di aver attivato due misure pensate per contenere i fenomeni di violenza verbale che ogni giorno si verificano al suo interno: un sistema basato sul machine learning che riconosce insulti e ingiurie prima che vengano caricati chiedendo all'autore di ripensarci prima di spedirli, e una opzione per impedire che i commenti degli account indesiderati siano visibili sulle proprie pagine.

Su Instagram un dissuasore automatico anti-insulti

Il filtro automatico funziona in modo piuttosto semplice e si attiva subito dopo l'invio di un commento ma immediatamente prima che il sito lo renda effettivamente visibile a tutti. Se il sistema riconosce insulti o termini violenti associabili al concetto di bullismo, presenta all'autore una finestra di dialogo che gli chiede se sia veramente sicuro di procedere con la pubblicazione. La domanda — assicurano gli sviluppatori — nelle fasi di prova della novità ha avuto un effetto positivo e ha portato numerose volte alla cancellazione dei commenti in oggetto e alla loro riformulazione in termini meno violenti.

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Accesso limitato a bulli e stalker

La seconda soluzione è pensata per impedire che il proprio account venga preso di mira e subissato di commenti negativi da parte di bulli, stalker e altre personalità del genere, senza però notificare questi ultimi che potrebbero altrimenti organizzare rappresaglie nella vita reale (ad esempio a scuola o sul luogo di lavoro). Non si tratta di un blocco quini: semplicemente, attivando la funzione su un utente, quest'ultimo potrà continuare a commentare sulla pagina di chi opera la restrizione, ma i suoi commenti non saranno visibili agli altri a meno che non vengano approvati uno ad uno dal proprietario della pagina. Allo stesso modo le persone con accesso limitato non potranno vedere quando il proprietario dell'account è online né sapere se quest'ultimo ha letto i loro messaggi su Direct.

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