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Su questa tessera di vetro saranno memorizzati film e dati che vivranno per secoli

Il supporto è realizzato in vetro di quarzo, inciso su più strati con raggi laser su scala nanometrica e letto all’occorrenza da un fascio di luce polarizzata che viene poi interpretato da algoritmi di intelligenza artificiale. A differenza delle alternative attuali, resiste a ogni tipo di danno e al passare del tempo.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nell'epoca dello streaming ormai film e serie TV si guardano attraverso una connessione a Internet, ma questo non vuol dire che i supporti fisici abbiano perso la loro importanza. I materiali originali dai quali derivano i flussi di bit proiettati sugli schermi di TV, computer e smartphone sono ancora stoccati su pellicole e nastri che rivestono un'importanza enorme per la conservazione di questi contenuti, ma che presto potrebbero trovare un'alternativa praticamente immortale: tessere realizzate in vetro di quarzo capaci di conservare al loro interno dati per più di un millennio.

Sulla tecnologia – denominata Project Silica – sta lavorando da qualche tempo Microsoft, che recentemente ha annunciato di aver portato con successo a termine il primo esperimento di stoccaggio vero e proprio, immagazzinando su un supporto trasparente quadrato da 75 mililmetri di lato una copia del primo lungometraggio di Superman. Il processo messo per la prima volta in pratica in fase di scrittura e lettura fa leva su due tecnologie chiave: nanoincisioni laser e intelligenza artificiale.

Le prime sono il mezzo attraverso il quale le tessere di vetro vengono caricate di dati. Il principio è simile a quello dell'incisione laser sui vecchi CD e DVD, ma viene effettuato su scala nanometrica e soprattutto in tre dimensioni: la trasparenza del vetro e la precisione del laser utilizzato permettono infatti di realizzare sui supporti circa 100 strati differenti di incisioni in appena due millimetri di spessore. Ciascuna microincisione può dunque essere effettuata a profondità diverse ma anche ad angolazioni differenti, moltiplicando lo spazio a disposizione. Per leggere il contenuto delle tessere viene impiegato un fascio di luce polarizzata che le trapassa e viene modificato dalle microincisioni al loro interno. Il risultato viene assorbito da un sistema di scansione e interpretato da algoritmi di intelligenza artificiale che decodificano effettivamente il segnale per trasformarlo in dati.

In questo caso la quantità di dati che è possibile immagazzinare su questi supporti passa in secondo piano, perché il loro vantaggio è un altro: la resistenza nei confronti del tempo e delle condizioni ambientali. Negli esperimenti dei ricercatori Microsoft le tessere sono state bollite, smagnetizzate, e perfino cotte al microonde e nel forno tradizionale, ma sono uscite illese da ogni maltrattamento mantenendo intatto ogni singolo bit di informazione contenuta al loro interno. Il risultato è particolarmente promettente, soprattutto alla luce del fatto che tutti i più comuni metodi di stoccaggio dei dati sono soggetti a forme di deterioramento; le tessere di Project Silica, una volta perfezionate e pronte per l'utilizzo, potranno invece sopravvivere per secoli.

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