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Su Twitch spopolano le dirette in costume dall’idromassaggio, ma nessuno sa se violano le regole

Il nodo centrale della questione sono le regole della piattaforma di streaming, che vietano i rimandi sessuali diretti all’interno delle trasmissioni ma che assumono posizioni più ambigue in fatto di nudità parziale. Il risultato è una confusione che sta creando vere e proprie fazioni all’interno del sito.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Fino a che punto una diretta in costumi succinti condotta immersi in una vasca idromassaggio può essere cosiderata come un contenuto allusivo e, dunque, vietato? La domanda sta dividendo trasversalmente sia la comunità di creatori di contenuti presenti su Twitch che gli spettatori legati alla piattaforma di streaming, e negli ultimi giorni si è fatta più pressante che mai trasformandosi in una vera e propria polemica. Il nodo centrale della questione sono le regole della piattaforma, che vietano i rimandi sessuali diretti all'interno delle trasmissioni ma che assumono posizioni più ambigue in fatto di nudità parziale. Il risultato è una confusione che sta creando vere e proprie fazioni all'interno del sito.

L'origine delle dirette dall'idromassaggio

Quello delle dirette in vasca da bagno è un trend nato nel 2019 dopo la scoperta di una sorta di falla nel regolamento di Twitch. Se da una parte la piattaforma di streaming vietava ormai già da tempo le dirette incentrate su nudità anche parziale, d'altro canto ha sempre ammesso delle eccezioni – come ad esempio l'utilizzo di costumi da bagno all'interno di contesti compatibili con il loro utilizzo. Il risultato è una crescita di questo tipo di dirette, remunerative dal punto di vista dei seguaci acquisiti e delle mance ricevute, ma probabilmente meno pregnanti dal punto di vista della varietà di contenuti offerti sulla piattaforma.

Il motivo del contendere

La tendenza è stata battezzata in inglese hot tub meta, e ha diviso le opinioni degli utenti: alcuni critici sottolineano come la piattaforma di streaming sia comunque utilizzata anche da ragazze e ragazzi in giovane età; i sostenitori rispediscono al mittente le accuse bollandole come reazioni misogine – dal momento che la tendenza è prevalentemente femminile. Tra chi si è espresso in merito non manca neanche chi accusa i termini di utilizzo del servizio definendoli inadatti alla situazione, come ad esempio la nota streamer Pokimane. In una recente diretta sulla piattaforma la giovane ha parlato dell'argomento, accusando proprio le linee guida di Twitch di aver lasciato troppe zone grigie. Per Pokimane è solo naturale che alcune utenti si adoperino per occupare questi spazi, nel momento in cui questi stessi spazi vengono concessi. D'altro canto la stessa ambiguità lascia nelle mani dei moderatori il potere di interrompere le attività di alcuni canali lasciandone attivi altri, sulla base di interpretazioni soggettive.

La piattaforma dovrebbe insomma prendere una posizione più netta nei confronti del fenomeno: senza necessariamente mettere fine in modo netto e universale alle dirette che puntano su allusioni e ammiccamenti, ma ad esempio classificandole come meno adatte agli utenti più giovani. Sulla vicenda si è espresso anche Marcus Graham, il responsabile dello sviluppo dei creator di Twitch, affermando che la piattaforma sta monitorando il fenomeno da vicino: per sapere se questo si tradurrà in un nuovo regolamento occorrerà però attendere.

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