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Covid 19

Coronavirus, le ricerche su Twitter porteranno al Ministero della Salute

Un accordo stretto tra il governo nostrano e il social network farà in modo che le ricerche relative al coronavirus e all’epidemia che ha causato mostrino collegamenti semplici e diretti alle informazioni verificate del Ministero della Salute, per arginare la diffusione di fake news su nuovi episodi e rischi di contagio.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Con il diffondersi nel mondo del coronavirus emerso all'inizio dell'anno in Cina, hanno iniziato a farsi strada reazioni di inquietudine e panico dei cittadini di quasi tutti i Paesi, stimolate anche dalla presenza online di una quantità sempre più massiccia di disinformazione sull'epidemia. Per contrastare l'ondata di fake news che si sta diffondendo sul nuovo coronavirus il governo nostrano ha però stretto un accordo con Twitter per apporre dei collegamenti diretti al sito del Ministero della Salute in cima a tutte le ricerche sul coronavirus o che ne contengono i relativi hashtag.

L'annuncio è arrivato proprio sul social in queste ore, pubblicato dal ministro Roberto Speranza. Grazie all'iniziativa, chiunque effettui una ricerca su Twitter relativa al coronavirus e all'epidemia causata dalla diffusione del microrganismo potrà confrontare le informazioni pubblicate dagli utenti del social con quelle ufficiali diffuse dal Ministero della Salute, al netto di allarmismi e inesattezze. Il collegamento in questione prenderà la forma di un apposito box con un pulsante che porta al sito del Ministero della Salute — dove si trova un punto della situazione sull'evolversi dell'epidemia — e un link che porta invece al profilo Twitter del Ministero per seguirne gli aggiornamenti in tempo reale.

In situazioni come questa in effetti il pericolo di una vera e propria invasione di fake news è amplificato da un fattore potente: il timore che le persone nutrono nei confronti della malattia, che le porta a privilegiare notizie allarmistiche o sensazionalistiche senza troppo riguardo nei confronti della loro veridicità. Un fenomeno del genere altera a sua volta la percezione della pericolosità del coronavirus e rischia di sfociare in episodi di razzismo e panico, o di complicare la risposta della società nei confronti di una minaccia da non sopravvalutare ma neppure da prendere sottogamba.

L'iniziativa avviata da Ministero della Salute e Twitter serve proprio a contrastare tutto questo: combattere l'epidemia di allarmismo con cifre esatte sulla diffusione del coronavirus, notizie verificate e buone pratiche per il contenimento delle infezioni.

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