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Su WhatsApp arriva il contatore antibufala per i messaggi inoltrati, ecco come funziona

La novità è in arrivo in queste ore e disponibile in due modalità: una per chi inoltra i messaggi, che permette di tenere sotto controllo quante volte la missiva sia stata ricondivisa; l’altra per chi riceve i messaggi inoltrati, che segnala quando un contenuto è stato protagonista di un numero di condivisioni sospetto.
A cura di Lorenzo Longhitano
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whatsapp motore bufale

C'è una novità in arrivo sulla piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp, e per una volta non si tratta di una funzionalità aggiuntiva mirata ad arricchire l'esperienza d'uso dell'app ma di uno strumento utile pensato per combattere la diffusione di fake news online. Si tratta di un contatore interno relativo ai messaggi inoltrati tra le chat del servizio, che avviserà i destinatari quando i messaggi che hanno ricevuto sono già stati oggetto di numerose condivisioni e sono quindi protagonisti di una diffusione sospetta. La notizia arriva come ormai avviene spesso da WaBetaInfo — portale che riporta le indiscrezioni raccolte dalla comunità di utenti che ha accesso alle versioni preliminari dell'app — ma il contatore dovrebbe essere già in fase di rilascio e funziona in due modi.

Il primo contatore è costantemente al lavoro su ogni messaggio inoltrato all'interno della piattaforma. premendo a lungo sulla bolla di testo che contiene una missiva inoltrata e consultando il relativo menù delle informazioni, sarà possibile sapere quante volte di preciso sia stata condivisa prima; purtroppo al momento la novità sembra funzionare solo per chi inoltra i messaggi, e non per chi li riceve.

Il secondo contatore è disponibile anche ai destinatari ed è un avviso attivo che si sostituisce alla normale dicitura "inoltrato" che finora ha contraddistinto i messaggi di questo tipo. Quando un dato contenuto raggiunge un limite massimo di cinque inoltri, risulterà dunque "frequentemente inoltrato", avvisando chiunque sia presente nella chat che forse è meglio tentare di risalire alla fonte delle informazioni contenute nel testo del messaggio, o evitare di seguire eventuali link contenuti all'interno.

L'idea è quella di contrassegnare i messaggi particolarmente popolari e virali, per instillare negli utenti della piattaforma un sano dubbio sulla loro provenienza reale. Una notizia condivisa eccessivamente potrebbe infatti essere fonte di disinformazione o risulare spam — una piaga che ormai da tempo il servizio cerca di debellare e che ha in programma di combattere adottando anche un motore di ricerca interno per le immagini condivise nelle sue chat.

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