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Sweetie, la bambina virtuale che adesca i pedofili su Internet [VIDEO]

Arriva dall’Australia la prima condanna di un pedofilo tramite Sweetie, la bambina virtuale che grazie ad un sofisticato avatar in 3D realizzato dall’organizzazione no profit Terre des Hommes è riuscita ad incastrare oltre mille adulti pronti a pagare bambini nei paesi in via di sviluppo per prestazioni sessuali davanti alla webcam.
A cura di Matteo Acitelli
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Arriva dall'Australia la prima condanna di un pedofilo tramite Sweetie, la bambina virtuale che grazie ad un sofisticato avatar in 3D realizzato dall'organizzazione no profit olandese Terre des Hommes è riuscita ad incastrare il “sex offender” Scott Robert Hansen. Un giudice australiano ha infatti condannato l'uomo che è stato ritenuto responsabile di reati quali l’invio di foto oscene a un minore, possesso di immagini pedopornografiche e la violazione delle restrizioni a lui imposte quando fu condannato nel 1997 per altri reati sempre legati alla pedofilia. Ora il pedofilo adescato dalla bambina virtuale Sweetie dovrà scontare due anni di prigione e partecipare ad un programma speciale per il trattamento della pedofilia.

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La bambina virtuale Sweetie, che imprersona una bimba di 10 anni filippina, ha consentito ai responsabili dell'associazione no profit Terre des Hommes di incastrare, in meno di due mesi e mezzo, oltre mille adulti di 72 paesi pronti a pagare bambini nei paesi in via di sviluppo per prestazioni sessuali davanti alla webcam. Il "progetto Sweetie" sta riscuotendo un successo incredibile, dopo essere stata presentata al pubblico, l'idea è già stata visita da oltre un miliardo di persone e grazie ad una petizione online, che è già stata firmata da più di mezzo milione di persone, i responsabili del servizio sperano di riuscire a dare risalto all'iniziativa così da far arrivare la notizia anche ai governi che potrebbero presto adottare la bambina virtuale Sweetie per incrementare i controlli e condannare i pedofili che si aggirano sulla rete.

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Il Presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes Raffaele Salinari ha rilasciato una dichiarazione riguardo il primo arresto effettuato grazie all'intervento della bambina virtuale: “Siamo lieti di questo grande risultato, anche perché il giudice ha ritenuto che il reato commesso fosse assimilabile a quello compiuto nei confronti di una bambina vera. Ciò dimostra la validità del nostro metodo, che stiamo presentando alle Forze dell’Ordine di varie nazioni. Agire proattivamente utilizzando tecnologie come quella usata con Sweetie può dare il colpo di grazia a un fenomeno che ci preoccupa particolarmente, come quello dello sfruttamento sessuale via webcam”.

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