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Tanti auguri WiFi, le reti wireless compiono 20 anni

I primi esperimenti per un sistema di comunicazione senza fili che metta in rete tra loro dispositivi di ogni tipo risalgono agli anni 70, ma il WiFi come lo conosciamo oggi ha 20 anni di vita. Ora ne diamo per scontata l’esistenza, ma per tutti gli anni ’90 per collegare in rete più computer tra loro esistevano solo i cavi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Oggi è una tecnologia talmente diffusa che ne diamo per scontata la presenza su tutti gli apparecchi tecnologici, ma 20 anni fa neppure esisteva: è il WiFi, il sistema di comunicazioni wireless divenuto noto alle masse a partire proprio dal 30 settembre 1999 e che ormai mette in contatto tra loro i dispositivi più disparati senza bisogno di fastidiosi cavi a collegarli fisicamente.

Presentato come un singolo e univoco standard a partire dalla fine degli anni '90, in realtà il WiFi è un sistema di tecnologie che è rimasto in fase di ricerca e sviluppo per decenni e per la precisione fin dall'inizio degli anni '70. Risalgono ad allora i primi esperimenti relativi ad ALOHAnet, una rete sperimentale utilizzata dall'università delle Hawaii per collegare tra loro i dispositivi dell'istituto.

L'adozione da parte di sistemi simili da parte di diverse aziende inizia ha iniziato a farsi consistente a partire dagli anni '90, portando alcune di queste aziende a sviluppare un linguaggio comune, un protocollo attraverso il quale i propri prodotti avrebbero potuto parlare tra loro. Si tratta dello standard IEEE 802.11, nato nel 1997 e ribattezzato con il più accessibile nome WiFi due anni più tardi.

Oggi il WiFi sostituisce comodamente i cavi di rete LAN con velocità comparabili a quelle delle rispettive connessioni cablate, ma ai tempi le connessioni senza fili arrivavano a velocità che oggi impallidirebbero di fronte a quelle dei cellulari 4G. Nonostante questo, la semplice idea di un collegamento stabile tra dispositivi in una stessa rete – utile anche per navigare online utilizzando un modem collegato alla stessa infrastruttura – era difficile da immaginare. Tanto che nel corso della presentazione dell'Apple iBook di quell'anno il CEO Steve Jobs mandò il pubblico presente in delirio dimostrando le potenzialità della nuova tecnologia usando uno dei primi dispositivi compatibili con il nuovo standard per navigare online senza che fosse collegato all'alimentazione né a un router.

Oggi il sistema lega tra loro computer, smartphone, console, altoparlanti intelligenti, elettrodomestici e molto altro, in una rete invisibile che è diventata praticamente ubiqua. Il numero dei dispositivi l'anno scorso ha toccato quota 13 miliardi doppiando il totale della popolazione terrestre e – a partire dalla prossima versione dello standard denominata WiFi 6 – il numero si appresta a crescere esponenzialmente e a rendere entro il 2022 i collegamenti senza fili il principale mezzo tramite il quale ci si collega a Internet.

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