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Terremoto in Emilia Romagna, online l’aggiornamento sui dati del sisma

Attivata per la prima volta in Italia una clearinghouse sul drammatico evento che ha colpito le province di Modena e Ferrara. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Eucentre di Pavia e l’Earthquake Engineering Research Institute di Oakland è possibile consultare i dati aggiornati in tempo reale sui territori colpiti dal terremoto. Interviene anche l’Agenzia Spaziale Italiana per le prime stime dei danni.
A cura di Angelo Marra
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Aggiornamenti in tempo reale sulle zone colpite dal terremoto, immagini e mappe delle aree più colpite, informazioni sulle zone danneggiate; tutti questi dati ora sono raccolti nel sito www.eqclearinghouse.it, il portale nato da una partnership tra la Fondazione Eucentre di Pavia e l'Earthquake Engineering Research Institute di Oakland, grazie al quale è possibile conoscere moltissime informazioni sul sisma che ha colpito l'Emilia Romagna e sulle drammatiche conseguenze sul territorio. Si tratta del primo caso di “earthquake clearinghouse” visto in Italia, ovvero un portale di condivisione di informazioni di carattere scientifico e tecnologico istituito ad hoc in caso di calamità naturale. Una sorta di OpenData dedicati a tecnici ed istituzioni per conoscere in maniera più rapida e completa le condizioni del territorio in modo da intervenire in maniera più efficace.

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All'estero è uno strumento già molto comune, (ad esempio quello nato in Turchia dopo il terremoto dello scorso anno) mentre in Italia ad introdurlo è stato l'Eucentre, la fondazione onlus nata dalla collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dell’Università degli Studi di Pavia e della Scuola Superiore Universitaria Iuss di Pavia. Il portale di clearinghouse però non è l'unico intervento di tipo tecnologico immediatamente attivato dopo il terremoto; anche l'Agenzia Spaziale Italiana ha portato il suo valido contributo per le stime dei danni, grazie ai satelliti Cosmo Skymed. L'ASI ha infatti fornito ai ricercatori del Cnr e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alcuni dati preziosi per una prima valutazione dello stato del terreno, sollevatosi di oltre 15 cm.

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