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Tesla si schianta contro un albero, ma al volante non c’è nessuno: morte due persone

All’urto è seguito un incendio causato dalla combustione delle batterie, che a seguito dei tentativi di spegnimento dei pompieri locali continuavano a riprendere fuoco. L’incendio è stato spento soltanto dopo 4 ore e 120.000 litri di acqua impiegati. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine intervenute sul posto le due vittime erano sedute rispettivamente sul sedile del passeggero e su uno dei sedili posteriori.
A cura di Lorenzo Longhitano
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(Foto: Matt Dougherty,@MattKHOU)
(Foto: Matt Dougherty,
@MattKHOU)

Una macchina elettrica Tesla Model S è rimasta coinvolta in un incidente che ha provocato la morte di due passeggeri. Il fatto è avvenuto nella giornata di sabato 17 aprile e sta facendo discutere per un motivo preciso: non solo è possibile che l'impatto sia stato provocato direttamente dalle decisioni dell'auto, ma al posto di guida non era presente nessuno; secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine intervenute sul posto le due vittime erano sedute rispettivamente sul sedile del passeggero e su uno dei sedili posteriori.

La dinamica dell'incidente

Stando alla ricostrusione dell'incidente fatta dell'emittente statunitense KPRC 2, il proprietario della Tesla avrebbe messo in moto l'auto subito fuori casa per poi posizionarsi immediatamente sui sedili posteriori, facendo sedere un amico sul sedile del passeggero. Le autorità non hanno ancora chiarito se il sistema di guida autonoma Autopilot presente come optional sulle auto Tesla fosse stato attivato, ma i posti scelti dai due passeggeri fa immaginare di sì.

L'auto si sarebbe infilata in una strada senza uscita a poche centinaia di metri dall'abitazione del proprietario, e in questa situazione il sistema di guida autonoma sarebbe entrato in crisi, schiantando il veicolo contro un albero al bordo della carreggiata. All'urto è seguito un incendio causato dalla combustione delle batterie, che a seguito dei tentativi di spegnimento dei pompieri locali continuavano a riprendere fuoco. L'incendio è stato spento soltanto dopo 4 ore e 120.000 litri di acqua impiegati.

Perché se ne parla

Gli incidenti che riguardano veicoli a guida autonoma continuano inevitabilmente ad attirare maggiormente l'attenzione rispetto a quelli che coinvolgono automobili di tipo classico. Il motivo è molto semplice ed è in parte psicologico: l'idea di un incidente mortale causato da distrazione, stanchezza o addirittura guida in stato di ebbrezza è semplicemente più comprensibile rispetto a un freddo errore di calcolo che provoca un incidente senza rimorso né esitazione.

Nel caso in esame però non si può parlare solamente di preoccupazioni infondate. Da una parte infatti sistemi Autopilot a bordo delle auto Tesla non sono pensati per essere lasciati a loro stessi: esistono ancora situazioni in cui l'intelligenza artificiale non sa come comportarsi in carreggiata e deve poter lasciare il controllo al guidatore. Per questo motivo il produttore specifica chiaramente che l'attenzione al volante è fondamentale per la sicurezza della guida. Quel che ha fatto il proprietario del veicolo insomma è contro le regole d'uso dell'auto e contro la legge, e alcuni dei sistemi di protezione a bordo del veicolo sono pensati proprio per impedire che il pilota automatico si attivi senza supervisione.

D'altro canto però, se le autorità confermassero l'attività e le responsabilità della guida autonoma nell'incidente, sarebbe ovvio che i sistemi di sicurezza che impediscono l'attivazione di Autopilot non hanno funzionato a dovere. Questo problema si unisce al fatto che le batterie al litio delle auto siano così suscettibili alla combustione prolungata, e rende gli incidenti delle auto elettriche a guida autonoma un fenomeno da non sottovalutare – anche se questi eventi a parità di chilometri percorsi si verificano con meno frequenza rispetto agli incidenti provocati da esseri umani.

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