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“Ti abbiamo registrato mentre guardavi un porno”: la nuova truffa online

“Paga o diffondo il video ad amici e parenti”, questo il messaggio minaccioso che potreste avere ricevuto per mail. Nel mirino anche politici e imprenditori, i quali sarebbero stati immortalati mentre guardavano dei video porno. Non credeteci! Non è possibile assumere il controllo della vostra videocamera attraverso l’account di un sito.
A cura di Juanne Pili
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Se ricevete per mail delle minacce – per lo più in inglese – da parte di sconosciuti che sostengono di avervi registrato mentre guardavate dei video porno, non lasciatevi intimidire e rivolgetevi piuttosto alla Polizia postale. Sicuramente sono riusciti a ottenere la password dei siti porno ai quali vi siete registrati, ma questo non dà la possibilità di attivare un controllo remoto del vostro computer.

“Ho installato un malware sul video per adulti e tu hai visitato questo sito per divertirti (capisci cosa intendo). Mentre stavi guardando i video, il tuo browser ha iniziato a funzionare come un Rdp (desktop remoto) che ha un key logger che mi ha fornito l’accesso al tuo schermo e anche alla webcam. Subito dopo, il mio software ha raccolto tutti i tuoi contatti dal tuo messenger, facebook e mailbox. La prima opzione è ignorare questo messaggio. Dovresti sapere cosa sta per succedere se opti su questo percorso. Invierò definitivamente il tuo video a tutti i tuoi contatti, inclusi parenti stretti, colleghi e così via. Non ti proteggerai dall’umiliazione che la tua famiglia dovrà affrontare. L’opzione 2 è di pagarmi. Lo chiameremo questo mio ‘suggerimento sulla privacy' ".

Il traffico di password nel dark web

É tragicamente plausibile che gli hacker criminali siano riusciti ad ottenere le password degli utenti minacciati. Lo si può fare in diversi modi, c’è anche chi le attinge nel dark web, come recentemente è accaduto ai danni di un intero aeroporto. Quindi è possibile che i ricattatori abbiano ottenuto gli accessi di diversi account, magari di politici e imprenditori, contando sul silenzio delle vittime, le quali effettivamente hanno fatto delle capatine su siti che solitamente non ci si vanta in pubblico di frequentare. Del resto basterebbe consultare un esperto o rivolgersi direttamente alla Polizia postale per capire che nessuno può averli registrati in momenti imbarazzanti.

Perché le vittime devono stare tranquille

Esiste la possibilità di assumere il controllo remoto di un computer, lo abbiamo visto anche riguardo alle fake news sullo spionaggio mediante i nostri dispositivi audio. É possibile anche assumere il controllo remoto allo scopo di attivare una webcamera, magari in momenti imbarazzanti in cui la notte navighiamo per video porno, tenendoci in allenamento per tempi migliori. La videocamera dovrebbe attivare una spia per indicare di essere accesa, ma si può benissimo bypassare con appositi accorgimenti. C’è chi per tenersi l’anima in pace applica del nastro adesivo alla webcamera, ed è effettivamente la soluzione più semplice. Tuttavia occorre applicare un programma sul vostro computer in grado di fare questo, magari qualcuno si è intrufolato in ufficio inserendolo tramite un pennino, oppure avete scaricato quel che pensavate essere una applicazione innocua. Quel che invece non è possibile fare è assumere il controllo remoto di una videocamera a seguito della violazione di un account di posta, men che meno di un sito.

L’appello della Polizia postale

In ragione di quanto appena chiarito la Polizia postale ha lanciato un appello con l’invito a denunciare subito, non lasciandosi intimidire, anche perché si tratta di una vera e propria truffa a scopo di estorsione, fondata verosimilmente sull’entrata in possesso di questi criminali delle password di diverse vittime, tra cui politici e dirigenti aziendali, ma non va affatto oltre, non esistendo la concreta possibilità di ottenere in questo modo il controllo remoto di un computer.

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