Sono passati tre anni e mezzo da quando Steve Jobs ci ha lasciati a causa di una rara forma di tumore maligno al pancreas, ma il suo ricordo è sempre vivido, soprattutto nelle menti degli appassionati della mela. In questi giorni è uscita in libreria una nuova biografia dell'uomo che creò Apple, Becoming Steve Jobs: The Evolution of a Reckless Upstart into a Visionary Leader, la quale svela ulteriori dettagli della vita del visionario Jobs e dei suoi collaboratori. Uno di questi è il fatto che Tim Cook, l'attuale CEO dell'azienda di Cupertino, non ha cancellato il contatto di Jobs dalla rubrica telefonica per diverso tempo dopo la sua morte.
L'aneddoto è solo uno dei molti contenuti nel libro scritto da Brent Schlender e Rick Tetzeli, i quali hanno avuto modo di intervistare le persone più vicine al fondatore dell'azienda, tra cui Cook, Jony Ive e la moglie Laurene Powell Jobs. All'interno del libro si scopre quindi che nel 2013 Cook non aveva ancora cancellato il contatto di Jobs dal suo iPhone. "Sono arrivato presto e Tim era lì. Si è avvicinato e abbiamo cominciato a parlare di Steve" spiega John Lasseter, direttore creativo di Pixar, nel libro "Gli ho mostrato il contatto di Jobs ancora presente sul mio telefono". A quel punto Cook ha tirato fuori il suo iPhone e ha mostrato a Lasseter la stessa cosa.
Il libro spiega inoltre che nel 2009 Tim Cook ha offerto parte del suo fegato a Steve Jobs. "Non mi fece nemmeno finire di parlare. Scattò sul letto e mi disse ‘No, non ti permetterò mai di farlo'" ha raccontato Cook nel libro "In 13 anni di conoscenza Steve mi ha urlato contro solo quattro o cinque volte e questa è stata una di quelle". Tim Cook scoprì di avere in comune con il CEO di Apple un raro gruppo sanguigno e di essere compatibile per la donazione. Per questo propose a Jobs di sottoporsi ad una donazione di parte del fegato, un'operazione che avrebbe potuto risollevare la sua situazione clinica. Le due storie dimostrano il grande legame che accomunava i due amministratori delegati di Cupertino.