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Tinder ti chiederà la carta di identità per confermare chi sei

La novità è stata annunciata dalla piattaforma di dating e si proporrà inizialmente come un processo di verifica facoltativo tramite il quale sarà possibile mostrare preventivamente ai potenziali match di essere effettivemente chi si dice di essere. La funzionalità in arrivo nei prossimi mesi non ha mancato però di sollevare polemiche legate alla privacy degli iscritti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nelle app dedicate agli incontri è ancora troppo frequente il fenomeno delle persone che fingono un'identità fasulla approfittando dell'anonimato online per poi rivelarsi dal vivo completamente diverse da come si sono presentate. Battezzata catfishing, la pratica è assimilabile a un vero e proprio raggiro, abbatte la fiducia degli utenti nei confronti delle app di dating e per questo è combattuta da tutte le maggiori piattaforme online. L'ultimo tentativo di affrontare la minaccia arriva da Tinder, che ha annunciato l'arrivo in tutto il mondo di una funzione per certificare l'autenticità degli utenti chiedendo loro di verificare il proprio profilo fornendo un documento di identità.

La novità in arrivo

L'annuncio è di queste ore, ma la novità non arriverà ovunque nello stesso momento – anzi: il rilascio avverrà in modo graduale e attivare la funzionalità sarà una scelta dei singoli utenti. Chi desidererà far verificare il proprio profilo potrà inviare a Tinder una foto del proprio documento di identità, che gli algoritmi della piattaforma confronteranno con le foto e le informazioni già caricate per trovare le corrispondenze necessarie. Una volta effettuato il processo di verifica, il profilo vanterà un badge aggiuntivo che gli altri utenti potranno vedere e considerare come una prova che la persona con la quale stanno parlando è così come si mostra in foto.

I timori per la privacy

Il sistema affiancherà un'altra funzionalità di verifica fotografica già presente nell'app, nella quale viene chiesto agli utenti di scattarsi selfie temporanei in pose richieste in modo estemporaneo dall'app. La verifica tramite documento di identità fornirà agli utenti ulteriori rassicurazioni sul fatto che anche età e nome dei loro match riflettano la realtà, ma non ha mancato di sollevare polemiche: descritta come "momentaneamente facoltativa", potrebbe un giorno diventare obbligatoria e costringere a fornire dati personali utenti che sull'app mostrano informazioni private come il proprio orientamento sessuale. Tinder ovviamente non mira a condividere le identità degli iscritti con autorità e forze dell'ordine, ma nello scenario attuale la possibilità di leak e violazioni informatiche che rendano pubbliche le informazioni custodite nei server dell'azienda non è più da escludere.

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