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Trasmettevano illegalmente le partite della Premier League in streaming: condannati a 17 anni

Gli ideatori di un sistema di streaming illegale di partite sono stati complessivamente condannati a 17 anni di carcere per cospirazione e tentata frode. Sono stati giudicati colpevoli di aver fornito contenuti a più di mille pub, club e residenze private, guadagnando dalle proprie attività più di cinque milioni e mezzo di euro.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Avevano messo in piedi un'organizzazione che trasmetteva illegalmente in streaming a numerosi clienti paganti le partite della Premier League di calcio; ora sono stati condannati complessivamente a 17 anni di carcere. È accaduto in Inghilterra a Steven King, Paul Rolston e Daniel Malone, giudicati colpevoli di cospirazione e tentata frode per aver fornito accesso non autorzzato agli incontri del massimo campionato locale.

Se la condanna suona particolarmente dura va considerata l'estensione e la durata degli illeciti dei quali i tre si sono resi protagonisti: il sistema di ritrasmissione delle partite sarebbe stato attivo per ben dieci anni rimanendo costantemente aggiornato alle ultime tecnologie per funzionare sempre al meglio, mentre i contenuti sarebbero stati forniti a più di mille pub, club e residenze private in Inghilterra e Galles. Negli ultimi anni i tre condannati sarebbero inoltre riusciti ad ampliare il proprio giro d'affari coinvolgendo soggetti di terze parti anche in Europa, e in totale sarebbero riusciti a guadagnare dall'attività più di cinque milioni e mezzo di euro.

Nel Regno Unito festeggiano ovviamente la Premier League e la Federation Against Copyright Theft — l'associazione di categoria locale a difesa degli interessi di brand e aziende dal furto di contenuti e proprietà intellettuale. In Italia il primo a intervenire sul caso è stato Gaetano Micciché, presidente della Lega di Serie A secondo il quale anche nel nostro Paese le cose stanno iniziando ad andare per il verso giusto, nonostante il fenomeno della ritrasmissione in streaming delle partite coinvolga ancora due milioni di spettatori: "In queste ultime settimane ci sono stati degli interventi decisivi da parte del Tribunale di Milano che interdicono l'utilizzo di siti pirata e creano disposizioni ferree e di grande rapidità a favore dei provider per impedire immediatamente l'utilizzo di questi siti. Siamo sulla buona strada ma c'è ancora molto da fare".

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