Trento, apre il nodo tecnologico italiano degli ICT Labs
In Italia la voglia di ricerca, sviluppo e investimento è tanta anche se spesso i contesti sociali, politici e istituzionali rappresentano un freno alla crescita tecnologica del nostro paese. Non è così nell'oasi tech di Trento, dove un'amministrazione pubblica che sa guardare aldilà del proprio naso e intende investire fino a 75 milioni di euro in 5 anni, ha reso possibile l'arrivo di uno dei centri nevralgici dello sviluppo tecnologico del vecchio continente. Dopo Berlino, Parigi, Helsinki, Stoccolma e Eindhoven anche Trento ha l'onore di ospitare il sesto nodo degli ICT Labs dell'European Institute of Innovation and Technology, già soprannominato “il MIT Europeo”.
Un traguardo non semplice, visto che in lizza per ospitare il polo c'erano anche Londra e Budapest, ma Trento ed al consorzio EIT ICT Labs Italy sono stati riconosciuti “un’eccellenza scientifica a livello internazionale, un forte coinvolgimento politico e industriale di istituti e aziende a livello nazionale sotto la chiara leadership di Trento, una visione coerente dell’IT al servizio della qualità della vita, e uno livello di preparazione atto a rendere il nuovo nodo immediatamente operativo nel network internazionale”. Per festeggiare l'avvio dei lavori il nuovo polo ospiterà un evento di tre giorni che fa parte degli ICT Days organizzato dall'Università degli Studi di Trento, FBK e Trento RISE, a cui parteciperanno oltre 70 aziende operanti nel settore e provenienti sia dall'Italia che dall'estero.
La manifestazione avrà come oggetto le tecnologie dell'informazione e della comunicazione; sul palco interverranno volti noti del mondo ICT come Luca De Biase, Ruggero Frezza, Stefano Micelli e Emil Abirascid. Non mancheranno naturalmente i nomi dei grandi big dell'informatica, come IBM, Alcatel, Ubisoft e Ericsson, oltre agli imprenditori del settore che condivideranno con il pubblico le loro esperienze nel campo.