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Trump ha firmato la messa al bando dei telefoni di Huawei e ZTE per i dipendenti del governo

Ora è ufficiale: i dispositivi di Huawei e ZTE non potranno essere utilizzati dai dipendenti governativi statunitensi e dalle aziende che collaborano con le agenzie governative. Lo ha deciso in maniera definitiva Donald Trump firmando il Defense Authorization Act.
A cura di Marco Paretti
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richard yu ceo huawei

Ora è ufficiale: i dispositivi di Huawei e ZTE non potranno essere utilizzati dai dipendenti governativi statunitensi e dalle aziende che collaborano con le agenzie governative. Lo ha deciso in maniera definitiva Donald Trump firmando il Defense Authorization Act, all'interno del quale si trova il divieto di utilizzare gli smartphone delle due aziende cinesi, accusate di avere legami troppo stretti con il governo cinese e di rappresentare quindi un rischio per la sicurezza nazionale. La notizia arriva dopo mesi in cui si è parlato a lungo della presenza di queste realtà all'interno degli USA: a giugno il Senato ha approvato la messa al bando di ZTE dal paese, una mossa che avrebbe portato alla chiusura dell'azienda ma che non è stata poi confermata.

Il Congresso ha infine deciso per una via di mezzo: una messa al bando dei dispositivi di Huawei e ZTE ma solo per i dipendenti governativi e chiunque lavori con il governo. Il blocco entrerà in vigore nel corso dei prossimi due anni. In una nota divulgata nelle ultime ore, Huawei ha definito la decisione "un'aggiunta inutile" alla legge che è "inefficace, fuorviante e incostituzionale". Secondo l'azienda cinese, il blocco aumenterà i prezzi per consumatori e aziende e fallisce nell'identificare i reali rischi per la sicurezza e nel migliorare la sicurezza della catena di fornitura.

Huawei e ZTE sono state a lungo al centro dell'attenzione del governo statunitense. Nel 2012 le due aziende cinesi sono state definite una minaccia per la sicurezza nazionale e negli ultimi anni diverse agenzie governative hanno chiesto ai propri dipendenti di non utilizzare i prodotti delle due realtà. Ora, invece, la messa al bando è ufficiale e costringerà tutta l'infrastruttura governativa ad abbandonare eventuali dispositivi Huawei e ZTE in favore di alternative non cinesi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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