98 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Trump vieterà TikTok dal 15 settembre se non sarà venduto ad un’azienda americana

Sta tenendo tutti in tensione il botta e risposta tra Donald Trump e la società cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, invitata a vendere tutte le operazioni americane della nota app perché in possesso di troppe informazioni sui propri utenti. Ieri il Presidente degli Stati Uniti d’America ha dichiarato che vieterà il servizio dal ​​15 settembre se non si raggiungerà un accordo.
A cura di Clara Salzano
98 CONDIVISIONI
Immagine

Lunedì il Presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, ha minacciato TikTok di dover chiudere a settembre. Per i funzionari statunitensi la nota app di video rappresenta un rischio nazionale a causa dei dati personali che gestisce e Trump ha dichiarato di non opporsi all'acquisto da parte di Microsoft delle operazioni statunitensi di TikTok per evitare che la app diventi un'arma pericolosa nelle mani di Pechino. Per Trump dovrebbe essere Microsoft o un'altra società "grande", "sicura" e "molto americana" ad acquistare TikTok.

L'ultimatum di Trump

Nelle ultime settimane l'amministrazione Trump aveva ripetutamente preso di mira TikTok manifestando preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza dei suoi utenti americani, nonostante la app di video abbia un CEO americano e server negli Stati Uniti d'America. Lunedì Donald Trump ha fissato al 15 settembre il termine ultimo per TikTok per trovare un acquirente americano, in mancanza del quale l'app dovrà chiudere nel paese. Trump ha anche spiegato che qualsiasi sarà l'accordo si dovrà versare una "notevole quantità di denaro" nelle casse del Dipartimento del Tesoro degli USA. Nonostante alcuni esperti di diritto non trovino reale riscontro legale nelle richieste di Trump, il Presidente degli Stati Uniti ha affermato: "Che si tratti di Microsoft o di qualcun altro, qualunque sia il prezzo, gli Stati Uniti dovrebbero ottenere una percentuale molto elevata di quel prezzo. Perché lo stiamo rendendo possibile" ha continuato. "In questo momento non hanno alcun diritto a meno che non lo diamo noi a loro, quindi se vogliamo dare loro i diritti, allora deve venire in questo paese. È un po' come il padrone di casa. Senza un contratto di locazione l'inquilino non ha nulla ".

La posizione di Microsoft e gli oppositori

Mentre Microsoft ha manifestato in un post sul suo blog la volontà di trovare un accordo con Trump sull'acquisto dell'app: "[Microsoft] si impegna ad acquisire TikTok soggetto a una completa revisione della sicurezza e a fornire benefici economici adeguati agli Stati Uniti, incluso il Tesoro degli Stati Uniti", ha aggiunto la società riguardo ad un possibile accordo che "si raggiungerà rapidamente" per parlare con ByteDance "è questione di settimane". Sono vari gli esperti che ritengono non opportuna quest'operazione: "Questo è un acquisto che non sarebbe necessario, ma per l'ostilità dell'amministrazione Trump nei confronti della proprietà cinese di qualsiasi società tecnologica", ha dichiarato Mark Lemley, direttore del programma di Stanford University in diritto, scienza e tecnologia, per il quale non esistono "molto prove reali "che la proprietà cinese dell'app rappresenta una minaccia per la sicurezza, "Invece, penso che questo sia parte della frammentazione di Internet in reti nazionali concorrenti", ha detto Lemley. "Penso che sia un problema e suddividere TikTok in diverse entità nazionali … non farà che peggiorare il problema.", come riporta la CNN. Per il consulente commerciale della Casa Bianca Peter Navarro c'è perplessità sulla potenziale acquisizione di Microsoft a causa dei legami della società con la Cina:"[Microsoft è] chiaramente una multinazionale che ha fatto miliardi in Cina, ciò che consente la censura cinese attraverso cose come Bing e Skype".

Le operazioni di ByteDance

La società cinese proprietaria di TikTok si era mostrata favorevole alla cessione delle quote statunitensi e sta prendendo in considerazione una nuova sede di TikTok a Londra allo scopo di rendere ByteDance "un'azienda globale": "Alla luce della situazione attuale, ByteDance ha valutato la possibilità di stabilire la sede di TikTok al di fuori degli Stati Uniti, al fine di servire meglio i nostri utenti globali" ha affermato la società. In ogni caso, qualsiasi intervento di ByteDance giunge in una fase critica del rapporto tra Cina e Occidente, già più volte messo in crisi dalla pandemia globale che stiamo vivendo e dalla battaglia sull'uso nelle reti di telecomunicazioni 5G in cui compare la cinese Huawei.

98 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views