Tsunami in Giappone: il Web si mobilita
Un devastante terremoto di magnitudo 8.9 ha colpito il Giappone causando anche uno tsunami che sta inesorabilmente risalendo dalla costa verso l’interno del paese.
Da tutte le televisioni del mondo stanno arrivando delle immagini terrificanti, ma è sopratutto grazie alla rete che si può comprendere l’entità e il dramma: ancora una volta Twitter sta raccontando in "real time" l’inquietante disastro naturale.
Anche la versione internazionale di Google ha lanciato l’allarme per il possibile tsunami verso la Nuova Zelanda, le Filippine, l’Indonesia, Papua New Guinea, le Hawaii.
Google ha attivato una apposita pagina, in inglese e giapponese, per la ricerca delle persone scomparse. A pochi minuti dall'avvio già 1300 informazioni sono già state registrate. Il sito permette di richiedere e/o fornire informazioni riguardo alle persone scomparse. Il servizio si chiama "Person Finder: 2011 Japan Earthquake"
Le comunicazioni telefoniche attraverso le linee fisse o mobili sono ancora pressoché impossibili nell’area di Tokyo, dove invece ha resistito l’infrastruttura internet, tramite la quale la gente continua a scambiarsi informazioni in tempo reale sulla situazione.
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