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Tweet anti-Boldrini e la Polizia Postale bussa alla porta

Una foto osè ritoccata, un tweet audace e la Polizia Postale ha bussato alla porta del blogger emiliano in vena di ironia sul Presidente della Camera, Laura Boldrini. La vigilanza sui social network è sempre più realtà.
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Alessandro M. si è trovato la Polizia Postale fuori dalla porta dopo aver postato una foto – falsa – che ritraeva una Boldrini nuda accompagnata dalla frase "Depilata dell'anno".
Certo si tratta di ironia di cattivo gusto, che però è costata al simpaticone emiliano una sgradita visita della Polizia, pubbliche scuse e una indotta censura.

Dopo le contestazioni alla Boldrini per l'attacco al web delle scorse settimane, il popolo di internauti si è scatenato ed Alessandro è uno dei forse ultimi casi di libera espressione sui social.
Abbiamo dato proprio qualche giorno fa la notizia dell'appello del Codacons per una maggiore vigilanza su Facebook e Twitter. Appunto.

Osservati, monitorati, anzi spiati, occorre prestare attenzione ai commenti postati sui social. Se toccano personaggi noti – molto noti – possono portare la Polizia a casa nostra.

Il PM Luca Palamara ha controfirmato il mandato con il quale gli agenti della Polizia Postale di Bologna sono piombati in casa di Alessandro M. alle 16 dello scorso pomeriggio. Tolta la foto e tolti anche i commenti che avevano preso il via a corredo della stessa su Facebook e Twitter.

Il fatto è stato raccontato da Il Giornale. Di seguito l'estratto:

Frasi tipo questa: «Popolo del tweet, inviamo un fotomontaggio ose' al presidente Laura Boldrini, che ci denunci tutti, come in Corea».
Non l'avesse mai scritto. Non immaginava, il tapino, che nulla sfugge al pool della polizia postale ad personam. Quell'invito lanciato per sollevare un problema che va da tutt'altra parte rispetto il «femminicidio» alimentato dalla Boldrini, è stato intercettato. «Non ci volevo credere quando ho visto arrivare gli agenti», sbotta. «La mia era solo una provocazione, mi sembrava assurdo quando stava accadendo a seguito di certe finte immagini della Boldrini, e della reazione scomposta e spropositata che ne era seguita, con perquisizioni, indagati, oscuramenti.

Mi chiedevo in che mondo vivesse la Presidente posto che tutti i politici, anzi tutti gli italiani, sono vittime delle stesse prese in giro, più o meno pesanti, ma non hanno la possibilità di mobilitare a quel modo polizia e magistratura. Non mi faccia dire altro, non voglio finire in guai peggiori».

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