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Twitter cancellerà i post contro i gruppi religiosi

Il social network ha annunciato una modifica al proprio regolamento che porterà alla rimozione di tutti i tweet che disumanizzano i gruppi religiosi paragonandoli a malattie o animali. Le nuove regole saranno messe alla prova in questi mesi ed eventualmente estese a protezione di altri gruppi vulnerabili.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Da oggi Twitter dice basta agli attacchi verbali ai gruppi religiosi perpetrati attraverso la sua piattaforma. La piattaforma di microblogging ha annunciato infatti in queste ore di aver effettuato alcune modifiche al proprio regolamento, che prevedono la rimozione dei contenuti nei quali si incita all'odio nei confronti di determinate categorie attraverso locuzioni e tweet definiti "disumanizzanti". Ad essere colpite saranno in sostanza le affermazioni nelle quali le religioni, i culti o i loro adepti vengono paragonati a piaghe, virus, animali o malattie da debellare, e più in generale tutti i contenuti che uniformano gli appartenenti a una religione a una presunta categoria inferiore togliendo loro dignità di esseri umani – disumanizzandoli appunto.

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Presto regole anche per gli altri gruppi vulnerabili

Il cambiamento era nell'aria fin dall'anno scorso, quando Twitter aveva chiesto alla comunità che fa capo alla piattaforma di esprimersi al riguardo attraverso un sondaggio che ha coinvolto 8.000 utenti provenienti da più di 30 Paesi. I pareri raccolti sono serviti alla società a modificare il regolamento e farsi una prima idea su come farlo rispettare, ma per il momento costituiscono una semplice traccia di quello che Twitter vuole far diventare un sistema a protezione di tutti i gruppi potenzialmente vulnerabili sulle proprie pagine. Non solamente gruppi religiosi quindi, ma anche etnici, politici, ideologici o basati sull'orientamento sessuale.

I tweet che contengono questo tipo di linguaggio verranno rimossi su segnalazione degli utenti, ma la società ha precisato anche che quelli pubblicati prima dell'introduzione delle nuove regole non porteranno alla sospensione dell'autore, lasciando intendere che invece i nuovi interventi di questo tipo potrebbero portare a conseguenze del genere.

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