I governi vogliono accedere ad un numero sempre maggiore di dati personali. Lo rivela l'annuale Rapporto Trasparenza di Twitter, il quale illustra le richieste di rimozione di contenuti e le richieste di informazioni da parte dei governi. Un elemento che già lo scorso anno è risultato essere in forte crescita e che quest'anno conferma il trend, con un aumento del 52% nelle richieste. Dalle 2.871 del 2014 si è passati alle 4.363 della prima metà del 2015. Nel 58% dei casi il social network ha cooperato con le autorità, fornendo i dati richiesti dai governi. "È stato il più grande aumento di richieste in così poco tempo" ha sottolineato Jeremy Kessel, senior manager di Twitter.
Il solo Periscope, lanciato da Twitter pochi mesi fa, ha ottenuto 1.391 richieste nel corso della prima metà dell'anno. Il 56% delle richieste totali sono avvenute negli Stati Uniti, seguiti dal Giappone e dalla Turchia, che lo scorso anno guidava la classifica. Quest'anno il paese che ha subito l'impennata maggiore nel numero di richieste di informazioni è stata l'India: 113 in totale, con un aumento del 175% rispetto al 2014. In Italia, invece, le richieste totali nei primi sei mesi del 2015 sono state 43 riguardanti 103 account specifici, il 16% delle quali ha portato alla cessione di informazioni da parte del social network.
Per quanto riguarda la rimozione di contenuti – 1.003 in tutto il mondo -, in Italia sono giunte a Twitter solo due richieste – da parte del governo, di un'agenzia o della polizia – riguardanti tre account specifici. Secondo il social network, però, nessun tweet è stato oscurato in seguito a questa richiesta. Il Rapporto Trasparenza di Twitter è un'iniziativa promossa dal social a partire dal 2012 e mostra i dati riguardanti 45 paesi, sia per quanto riguarda la richiesta di informazioni – spesso relativamente ad indagini in corso – che per la richiesta di censura di determinati contenuti.