Uber continua a far discutere e ad attirare a sé diverse critiche e proteste. A poche ore dal divieto di utilizzare il servizio in Spagna, l'azienda ha subito un altro enorme colpo: due città della California, Los Angeles e San Francisco, hanno fatto causa ad Uber per le politiche in contrasto con le leggi dello stato.
In particolare, il servizio avrebbe fuorviato i suoi utenti in merito ai controlli sui singoli autisti, operato in aeroporti senza il permesso e utilizzato un tariffario non autorizzato dallo stato. Una causa che si va a sommare a quella dell'Oregon e al divieto di operare su suolo nazionale di Tailandia, India e della sopracitata Spagna.
"Uber ha rifiutato di adeguarsi alle leggi della California che proteggono i consumatori da frodi e danni" hanno spiegato i giudici George Gascón e Jackie Lacey "Queste aziende possono essere innovative nei servizi offerti ai consumatori anche senza ignorare le leggi che proteggono gli interessi dei cittadini".
Secondo Gascón e Lacey, Uber fa credere che i controlli sugli autisti siano rigorosi, ma è stato dimostrato che la reale situazione è ben diversa: l'azienda non prevede l'identificazione tramite impronte digitali (per evitare il passaggio della patente) e permette di diventare autisti anche ai condannati.
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"I californiani e i legislatori dello stato concordano sul fatto che Uber sia una parte fondamentale, sicura e affermata dell'ecosistema dei trasporti del Golden State" ha risposto Eva Behrens, portavoce di Uber "Stiamo lavorando con i giudici in merito alle preoccupazioni riguardanti le operazioni all'interno degli aeroporti, il prodotto UberPOOL, i controlli sugli autisti e l'applicazione in generale".
Nella giornata di martedì un giudice di Madrid ha emesso un’ordinanza per bloccare le attività dell’applicazione Uber in Spagna, sospendendo il servizio in attesa di una causa legale che l’organizzazione vuole promuovere a discapito di Uber. Nonostante i ricavi di tutto rispetto, negli ultimi mesi diversi scandali stanno portando in cattiva luce il servizio, mettendone a rischio le future operazioni.