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UE e privacy: sarà possibile fissare a 16 anni il limite di accesso ai social network

La Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un’intesa su quello che viene definito il “Data protection package”. L’accordo stabilisce che saranno i singoli stati a decidere sul limite di età ai social network che potrà essere fissato tra i 13 e i 16 anni. Le aziende rischiano adesso multe fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle norme.
A cura di Francesco Russo
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In questi ultimi giorni se ne è discusso molto della discussione tra Commissione, Consiglio e Parlamento europeo a proposito del pacchetto di norme per la privacy che prende il nome di "Data protection package". Ieri è stata infatti raggiunta l'intesa tra gli organi che di fatto danno il via libera alla riforma sulla protezione dei dati avviata quattro anni fa. L'aspetto su cui si è concentrata l'attenzione in questi giorni è la possibilità di limitare l'accesso ai social network fissando una età compresa tra i 13 e i 16 anni. Possibilità che viene rilasciata ad ogni stato dell'Unione a 28 che potrà decidere il limite liberamente. Il via libera definitivo verrà stabilito in maniera formale nei prossimi giorni.

Il limite di età verrà gestito dai singoli stati UE

Il pacchetto di norme su cui è stato trovata l'intesa tra Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo prevede una serie di regole che di fatto potranno avere degli effetti importanti per la vita dei cittadini europei. Ma quello su cui molti si sono interessati è stato ovviamente il limite di età da imporre a livello europeo per accedere ai social network. L'accordo a cui si è giunti ieri tra i tre organi europei non prevede alcun limite, cime infatti era stato ipotizzato solo fino a 48 ore prima dell'accordo. La proposta prevedeva il necessario, ed esplicito, consenso dei genitori di coloro che avessero un'età inferiore ai 16 anni, un consenso quindi formale che poi doveva essere registrato dalle varie aziende che avrebbero dovuto gestire i dati dei minori. Tale procedura avrebbe dato vita a iter burocratici che avrebbero poi portato alle varie aziende che gestiscono i social network ad intervenire sui vari account per verificare l'età e sospendere  quelli dei minori in attesa dei vari consensi. Un processo che di fatto si sarebbe  verificato come la soluzione praticabile, trovando infatti il parere contrario delle varie società interessate.

Allora la decisione, su cui stata raggiunta l'intesa, è stata quella di lasciare che il limite, da fissare tra i 13 e i 16 anni, venga fissato dai singoli stati. Attualmente, buona parte dei social network ha fissato il limite a 13 anni, ad esempio Facebook. In Spagna il limite esiste già fissato a 14 anni.

Cosa comportano le nuove regole UE per le aziende?

Il pacchetto delle norme approvate prevede per le aziende multe fino al 4% del fatturato nel caso in cui venissero violate le norme sulla protezione dei dati, e nel caso di aziende come Google o Facebook si parla già di miliardi di dollari; una maggiore responsabilità anche nel caso in cui la stessa azienda dovesse esternalizzare i servizi per la gestione dei dati. Le regole prevedono anche che le aziende hanno l'obbligo di allertare le autorità, in caso di furto o di violazione dei dati, entro 72 ore.

Le nuove regole riguardano anche il diritto all'oblio e permettendo ai cittadini europei di chiedere e ottenere la rimozione dal web di informazioni che li riguardano diventate col tempo obsolete, "a condizione che non vi siano motivi legittimi per il suo mantenimento".

A commetto sull'accordo oggi, Andrus Ansip, vice presidente della Commissione con delega al mercato unico digitale, ha dichiarato che "l'accordo di oggi è un passo importante verso un mercato unico digitale.(…) Con standard comuni e solidi per la protezione dei dati, le persone possono essere sicuri per quanto riguarda il controllo dei loro dati personali. L'accordo di oggi costruisce una base forte per aiutare l'Europa a sviluppare servizi digitali innovativi. Il nostro prossimo passo è ora di eliminare gli ostacoli ingiustificati che limitano il flusso transfrontaliero dei dati."

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