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Un’applicazione ha rubato i dati bancari di 20.000 utenti promettendo il download di The Interview

In Corea del Sud un’applicazione che prometteva di far scaricare una copia della pellicola in realtà rubava le informazioni bancarie dal device dell’incauto utente. Secondo gli esperti, in seguito alla pubblicazione dell’app malevola sono stati colpiti circa 20.000 dispositivi.
A cura di Marco Paretti
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Malware banche corea del sud the interview

Sembra che The Interview sia destinato a far parlare di sé ancora a lungo. Se non bastava lo scandalo nato dall'attacco hacker ai danni di Sony provocato proprio dalla controversa pellicola, oggi si aggiunge una frode portata avanti su Play Store proprio sotto il nome dell'ormai famoso film.
In Corea del Sud un'applicazione prometteva di far scaricare una copia della pellicola, ma in realtà rubava le informazioni bancarie dal device dell'incauto utente.

Una vero e proprio cavallo di Troia virtuale individuato da MacAfee e in grado di attaccare e rubare i dati bancari di diversi istituti coreani e di uno internazionale, CitiBank. Secondo gli esperti, in seguito alla pubblicazione dell'applicazione malevola sono stati colpiti circa 20.000 dispositivi.
All'interno della storia è apparso anche un elemento curioso: sembra che il virus effettui un check iniziale per assicurarsi della provenienza degli smartphone e che non attacchi quelli nordcoreani. Un dettaglio che non dovrebbe stupire più di tanto, visto il coinvolgimento della Corea del Nord nell'attacco hacker agli uffici di Sony di qualche settimana fa.

Secondo gli esperti di MacAfee, comunque, la scelta di non attaccare gli utenti nordcoreani non avrebbe motivazioni politiche ma tecniche: non sprecare banda inutilmente con gli utenti al di fuori del raggio d'azione e che difficilmente hanno conti aperti nelle banche della Corea del Sud.
L'azienda specializzata nel campo della sicurezza ha già avvertito il servizio di hosting – Amazon Web Services – in modo che possa rimuovere definitivamente il file, anche se non è detto che lo stesso non si ripresenti sotto altre forme. Per questo, sebbene l'allarme riguardi solamente il paese coreano, è bene che gli utenti Android prestino la massima attenzione quando scaricano applicazioni ambigue.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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