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Un grave bug di sicurezza su Facebook mette a rischio i dati di milioni di utenti

Un bug riscontrato nelle scorse ore mette in pericolo la privacy di milioni di utenti del famoso social network condividendo a loro insaputa indirizzi email e numeri di telefono.
A cura di Daniele Cretella
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Sei milioni di email e numeri di telefono degli utenti Facebook sono stati condivisi a loro insaputa. A confermarlo è la stessa azienda di Mark Zuckerberg attraverso una nota pubblica apparsa nelle scorse ore sul suo famoso social network. Secondo la nota, infatti, soltanto recentemente il team che si occupa della tutela della privacy degli utenti (che nonostante il duro lavoro per stessa ammissione dell' azienda non sarebbe in grado di garantire un servizio ottimale) grazie al programma White Hat avrebbe scoperto un bug legato all' importazione della propria rubrica da fonti esterne per agevolare la ricerca dei propri amici su Facebook ed invitare quelli ancora non presenti.

In particolare, il bug avrebbe causato il salvataggio involontario di alcuni dati sensibili, come indirizzi email e numeri di telefono di quegli utenti che utilizzavano lo strumento del Download Your Information (DYI) dopo aver importato i propri contatti. Attraverso la sua nota, Facebook ha rassicurato gli utenti di aver immediatamente rimosso il DYI una volta riscontrato il bug e di aver risolto il problema nel giro di 24 ore fornendo un nuovo strumento. Ammonterebbe, dunque, attorno ai sei milioni il numero di utenti le cui informazioni personali sarebbero state inavvertitamente condivise sul famoso social network, ma secondo Facebook, ogni indirizzo email o numero di telefono non sarebbe stato visionato da più di uno, massimo due individui senza il consenso degli utenti.

Si tratta di una magra consolazione che, però, ridimensiona quello che sarebbe potuto essere uno dei casi più preoccupanti della storia del social network, soprattutto all' indomani dei recenti eventi legati al famigerato caso Datagate che continua a riempire le prime pagine delle testate internazionali. In ogni caso, nessuna denuncia per violazione dei dati personali sarebbe al momento giunta nella sede di Facebook, indicando indirettamente che la maggior parte degli utenti interessati non avrebbe subito particolari danni per opera del bug. In ogni caso, nelle prossime ore, l' azienda di Palo Alto informerà tramite email tutti gli utenti interessati di Stati Uniti, Canada ed Europa. Probabilmente Mark Zuckerberg farebbe bene a concentrare maggiormente l' impegno dei suoi dipendenti nella tutela della privacy degli utenti piuttosto che introdurre continuamente funzionalità interessanti (vedi i video su Instagram), ma certamente secondarie sul proprio social netowrk.

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