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Un team italiano ha inviato della cannabis nello spazio

La spedizione goliardica è partita dalla Polonia ma è stata organizzata in Italia da Legal Weed in collaborazione con il rapper Space One. Il viaggio, a bordo di un pallone aerostatico, è durato poche ore, ma in futuro altre aziende progettano già di coltivare Cannabis direttamente nella Stazione Spaziale Internazionale.
A cura di Lorenzo Longhitano
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(Foto: Legal Weed Italia)
(Foto: Legal Weed Italia)

Potrebbe essere stata la prima spedizione di Cannabis (legale) nello spazio quella partita nelle scorse settimane dalla Polonia per arrivare oltre la stratosfera, a più di 40 chilometri dalla superficie terrestre, a bordo di un pallone aerostatico. L'operazione è stata ideata e messa a segno da Legal Weed Italia — azienda tricolore che commercia prodotti nel settore della Cannabis light e conformi alle leggi — in collaborazione con il rapper Space One.

Protagonisti del lancio sono stati tre grammi di varietà Blue Space, realizzata dal gruppo in collaborazione con il rapper, mentre gli strumenti utilizzati per il viaggio andata e ritorno oltre la stratosfera sono stati — oltre al pallone aerostatico e debitamente riempito d'elio — due action cam che hanno ripreso il tragitto, un paracadute per frenare la discesa e un ricevitore GPS per tenere traccia del punto di atterraggio di resti del pallone una volta terminato il tour spaziale. L'operazione — fa sapere Legal Weed Italia — si è conclusa positivamente, ma l'oggetto della spedizione sembra misteriosamente sparito durante il viaggio.

Il futuro? Coltivare l'erba nello spazio

Il prossimo passo potrebbe essere coltivare Cannabis direttamente nello spazio. A questo sta già pensando Space Tango, una startup statunitense specializzata in ricerca in condizioni di microgravità, che ha intenzione di indagare il processo di crescita delle piante di Cannabis in assenza di peso. Il gruppo sta organizzando una mini piantagione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale allestita in un laboratorio apposito di dimensioni estremamente compatte, comparabili a quelle di un forno a microonde. L'esperimento servirà a capire se le insolite condizioni gravitazionali forzeranno le piante a produrre nuove tipologie di composti utili per la ricerca in campo medico e scientifico, e inizierà a febbraio dell'anno prossimo.

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