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Un vandalo ha riempito Wikipedia di svastiche giganti

Migliaia di voci dell’enciclopedia online sono state vandalizzate per diversi minuti come conseguenza di una intrusione nei meccanismi di modifica degli articoli. Lo sfondo delle pagine è diventato rosso con svastiche nere su cerchio bianco in posizione preminente, prima dell’intervento dei moderatori che hanno riportato la situazione alla normalità.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Enormi svastiche su sfondo rosso, in un agghiacciante rimando alla bandiera della Germania nazista: è così che nella giornata di ieri numerosi utenti di Wikipedia sono stati accolti tra numerose delle voci ospitate nell'enciclopedia libera. L'incidente si è risolto in pochi minuti ed è stato il risultato non tanto di una violazione ai sistemi di sicurezza del sito, quanto di un semplice atto di vandalismo cibernetico. Chi ha perpetrato l'atto si è infatti servito di alcune semplici istruzioni che gli hanno permesso di modificare con il simbolo nazista l'aspetto di più di 50.000 pagine in un colpo solo.

Le pagine colpite

Tutto si è verificato nel pomeriggio di ieri, martedì 16 agosto. I primi utenti del sito hanno riferito sui social di essersi trovati di fronte a pagine che riportavano le informazioni corrette sull'argomento desiderato, ma modificate in modo tale da mostrare uno sfondo rosso acceso e ospitare la bandiera nazista in posizione preminente. Tra gli articoli toccati non mancano quelli di politici, scrittori, attori e altre personalità di rilievo: dal presidente statunitense Joe Biden allo scrittore Terry Pratchett, passando per la leggenda musicale Jennifer Lopez. Le vittime dell'atto vandalico non sono però state scelte in maniera consapevole da chi ha effettuato l'attacco.

Difese inesistenti

Più che l'azione di un hacker, l'incidente è stato causato da un vandalo che si è imbattuto in una falla piuttosto grave nel sistema di protezione degli articoli del sito. Da una parte infatti l'enciclopedia online vanta strette protezioni a difesa degli articoli che vengono pubblicati, ed è impossibile modificare in modo massiccio voci già presenti sul portale – specialmente quelle più importanti e controverse. D'altro canto lo stesso grado di protezione non è attivo sui cosiddetti template, i modelli di impaginazione che sottendono a ciascun articolo determinandone la struttura in paragrafi e colonne. Modificare il codice sorgente di questi elementi porta a modificare l'aspetto di tutte le pagine che li utilizzano come impalcatura – esattamente come avvenuto durante l'incidente di ieri.

Il vandalo digitale ha semplicemente modificato il codice relativo a uno dei template lasciati privi di protezione e la modifica si è ripercossa immediatamente su più di 50.000 articoli. La comunità di moderatori che gestisce il sito è riuscita rapidamente a riportare le pagine al loro stato precedente, ma il numero di voci coinvolte ha impedito che l'episodio passasse sotto silenzio.

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