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Una donna è morta per un attacco hacker a un ospedale

È successo a Dusseldorf, dove un ransomware ha tenuto in ostaggio per diversi giorni l’ospedale universitario locale, costringendo i medici a respingere alcuni pazienti. Tra questi, anche una donna che è stata invitata a recarsi presso una struttura a 30 chilometri di distanza ma che non è riuscita a raggiungerla in tempo.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La morte di una donna pochi giorni fa in Germania potrebbe essere stata causata direttamente da un attacco hacker. È il sospetto delle autorità di Dusseldorf, dove l'ospedale locale è recentemente caduto vittima di un ransomware che ha reso inservibile parte della strumentazione costringendo la struttura a dirottare le urgenze presso altri ospedali: tra i pazienti che sono stati respinti c'era anche la donna, che però è venuta a mancare prima di poter essere visitata nel nosocomio dove era stata diretta.

Stando a quanto riportato da Associated Press e dalle testate locali, l'ospedale universitario di Dusseldorf era finito sotto attacco da giovedì scorso, e a violare i sistemi informatici è stato un ransomware. Questa tipologia di software infetta i sistemi informatici crittografandone i dati e rendendoli così inservibili, il tutto in attesa di un riscatto da parte delle vittime che generalmente pagano cifre alte pur di far tornare le cose alla normalità. La struttura tedesca è solo l'ultima di una lunga serie ad aver subito le conseguenze di questo tipo di attacchi, che gli autori hanno iniziato a indirizzare sempre più spesso ad aziende e strutture pubbliche maggiormente disposte a cedere al ricatto.

L'attacco in realtà era rivolto all'università alla quale la struttura è affiliata; i sistemi informatici in comune hanno fatto però in modo che il virus invadesse anche i server dell'ospedale, causando ritardi nelle procedure e per la prima volta in questo genere di intrusioni anche una conseguenza fatale. La donna rimasta vittima del ransomware si era recata infatti al nosocomio mentre i tecnici erano ancora al lavoro con la polizia per mettersi in contatto con gli autori dell'intrusione e far loro capire di aver colpito il bersaglio sbagliato.

Una volta compreso l'errore gli hacker hanno fornito gratuitamente le chiavi digitali per disattivare il ransomware, ma nel frattempo la donna era già stata mandata a un'ospedale a circa 30 chilometri di distanza per ricevere cure che a Dusseldorf non avrebbe potuto ottenere. Il tempo necessario a recarsi nella nuova struttura le è però stato fatale.

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