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Una nonna è stata costretta dal tribunale a cancellare da Facebook le foto dei nipoti

Non sempre la condivisione compulsiva di foto sui social network viene vista in modo positivo. In un caso avvenuto nei Paesi Bassi la madre di tre figli ha dovuto rivolgersi al tribunale per proteggere la privacy dei bambini, facendo cancellare alla nonna le loro foto caricate su Facebook e Pinterest.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Condividere le foto di qualcuno sui social a sua insaputa può non essere sempre una buona idea: il soggetto può non essere d'accordo con la pubblicazione o semplicemente essere troppo giovane per avere una voce in capitolo, e quel che nasce come atto di condivisione può trasformarsi in una violazione della privacy. È quello che è successo nei Paesi Bassi, dove la nonna di tre bambini si è trovata di fronte a un ordine del tribunale che secondo i dettami del regolamento europeo per la privacy le ha imposto di cancellare da Facebook e Pinterest le foto dei pargoli caricate online.

La vicenda in realtà coinvolge anche un terzo soggetto oltre a nonna e nipoti, ovvero la madre dei tre ragazzi; èstata quest'ultima infatti a chiedere inizialmente alla nonna di rimuovere le foto dei tre giovani (di 5, 6 e 14 anni) pubblicate sulle due piattaforme di condivisione. Dopo reiterate richieste e altrettanti rifiuti da parte della signora, la questione si è trasformata in una vera e propria disputa familiare, a causa della quale le due parti in causa non si sarebbero parlate per più di un anno.

La vicenda è poi finita in tribunale la nonna è stata portata a rispondere del suo comportamento alla luce del GDPR e della tutela della privacy che la normativa attua nei confronti dei cittadini dell'Unione Europea. La via intrapresa non era scontata: normalmente infatti il regolamento generale sulla protezione dei dati riguarda le responsabilità che le aziende hanno nella gestione dei dati dei loro utenti e clienti nei Paesi dell'Unione Europea, ma non ha a che vedere con l'ambito domestico.

Il giudice si è però mostrato d'accordo con le preoccupazioni espresse dalla madre dei bambini, dal momento che pubblicando le foto su Facebook e su altre piattaforme simili, esse diventano automaticamente visibili a un pubblico più ampio, sfuggendo al controllo sia di chi le ha pubblicate, sia dei soggetti ritratti. Alla nonna è stata così imposta la rimozione del materiale caricato, oppure il pagamento di una multa da 50 euro per ogni giorno di permanenza delle foto sui social, fino ad un massimo di 1.000 euro totali.

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